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Per prevenire e curare gli infortuni

 

I fiori di Bach

Copyright by THEA 2006

 

Edward BachI fiori di Bach costituiscono una forma terapeutica naturale a base di numerose specie vegetali selvatiche, utilizzate per problemi di ogni genere, da quelli prettamente fisici sino ai disturbi psicologici più complicati. La scoperta di questi fiori è dovuta al medico batteriologo Edward Bach (nell'immagine, 1880-1936), che svolse la sua attività professionale a Londra nei primi del '900 e che, oltre alle tecniche della medicina tradizionale, praticava la medicina omeopatica, con la ferma convinzione che molte malattie potessero essere curate tramite metodi naturali. Nel 1917, dopo essere guarito da una grave malattia, Bach (in quello che noi definiremmo delirio di onnipotenza) si convinse di essere in grado di giudicare intuitivamente le proprietà curative di alcune piante e le malattie per cui esse potevano costituire un valido rimedio. Nel 1930 Bach si trasferì in Galles per dedicarsi esclusivamente alla ricerca delle piante medicinali, partendo dal concetto di fondo secondo il quale la rugiada dei fiori era impregnata delle loro proprietà medicinali, somministrandola così ai propri pazienti. Negli anni successivi Bach arrivò a ottenere 38 preparazioni a base di piante e fiori selvatici e soprattutto riuscì a scoprire il metodo per semplificare e razionalizzare la loro preparazione, lasciandoli semplicemente galleggiare in acqua di sorgente ed esponendoli alla luce del sole.

 

Caratteristiche dei fiori di Bach – La caratteristica principale dei fiori di Bach, comune a molte medicine naturali come l'omeopatia, l'agopuntura o l'ayurveda, è il fatto che i rimedi sono selezionati e prescritti in base a un'analisi della persona, considerata nella sua complessità e globalità, non soltanto dunque sui sintomi della malattia. Il principio che sta alla base del loro utilizzo è che tutti i disturbi di tipo fisico o psicologico insorgono sempre a causa di uno squilibrio interiore e per affrontarli si può ricorrere ai rimedi disponibili in natura, sotto forma di piante medicinali, luce solare, acqua di sorgente e aria pura. Coloro che hanno utilizzato i fiori di Bach sostengono che chiunque ne può trarre beneficio e che, sebbene siano stati selezionati sulla base di sintomi psicologici ed emotivi, possono tuttavia essere in grado di curare i disturbi fisici. Il "Bach Centre", centro di ricerca e produzione dei fiori di Bach in Inghilterra, ha divulgato tutta una serie di indicazioni generali per l'utilizzo dei 38 rimedi di Bach. Citiamo di seguito i 5 rimedi principali che Bach combinava per ottenere una cura in grado di guarire ogni forma di malessere (malattia, ferita o trauma psicologico) e che prende il nome di Rescue Remedy:

  • Cherry plum: contro la tensione, la paura, i pensieri incontrollati o irrazionali;

  • Clematis: per i disattenti, i sognatori, i distratti e per chi cerca di sfuggire alla realtà;

  • Impatiens: contro l'impazienza e l'irritabilità;

  • Rock rose: per chi si allarma immediatamente, si spaventa e si fa prendere dal panico;

  • Star of Bethlehem: per le conseguenze di gravi notizie o per la paura che deriva da un incidente; per shock e dolore.

La Rescue Remedy dovrebbe (scusate il condizionale, ma di scientifico non c'è nulla...) agire prevalentemente nell'aiutare a ritrovare la calma dopo incidenti o brutte esperienze. È possibile reperirla in farmacia o in erboristeria sotto forma di stock remedy (si tratta di una forma concentrata dei fiori di Bach ed è costituita da un infuso di fiori in acqua, conservati con alcool) o di crema. Di solito viene impiegata su tagli, abrasioni, scottature, punture di insetti e su disturbi cutanei come l'eczema.

 

Fiori di BachCome si usano i fiori di Bach – Bach riteneva che i suoi rimedi fossero abbastanza semplici da poter essere utilizzati da chiunque senza bisogno dell'intervento di un terapeuta. Secondo i fautori di questa terapia, prima di tutto, quando si sceglie uno dei fiori di Bach, si dovrebbe esaminare il più onestamente possibile il proprio stato mentale ed emotivo, le proprie abitudini, gli atteggiamenti e i modi comportamentali, valutando così il tipo di rimedio più adatto per le proprie esigenze. In genere i sostenitori dei fiori di Bach consigliano di non usare più di 5 fiori contemporaneamente, ma anzi, se possibile, di arrivare a impiegarne soltanto uno, quello più giusto per il proprio organismo, il cosiddetto "rimedio tipo" come lo definiva Bach, che però andrà scoperto dopo una serie di tentativi ed esperimenti. Quando si inizia la cura, bisogna prendere 4 gocce del rimedio diluito per 4 volte al giorno, di cui la prima al mattino e l'ultima alla sera. Una soluzione di 20 ml dovrebbe essere sufficiente per circa 10 giorni e se, una volta trascorsi, non si percepiscono miglioramenti sostanziali, è possibile cambiarla o associarla ad altri fiori di Bach. Viceversa, in caso di guarigione, bisogna sospendere il trattamento e riprenderlo solamente nel caso in cui il malessere si ripresenti. Per quel che riguarda le confezioni di stock remedies, vengono conservate in luogo fresco e al riparo dalla luce, scartando accuratamente le soluzioni che hanno formato sedimento o che emanano cattivi odori. Per la diluizione, infine, si utilizzano contenitori con contagocce puliti, cercando di rinnovarli frequentemente.

 

Funzionano? – Abbiamo descritto la terapia sperando che chi legga ne abbia capito la valenza partendo proprio dall'ingenuità e dai limiti di certe posizioni. Chi sostiene la validità dei fiori di Bach si basa sempre sull'effetto risultato e sull'effetto coincidenza senza nessuna analisi critica delle guarigioni. Poiché spesso vengono trattati casi relativamente semplici anche l'effetto placebo ha un'importanza notevole, tant'è che numerosi psicoterapeuti sono convinti che i fiori di Bach siano efficaci perché vengono scelti con estrema cura, incoraggiando in un certo senso le persone a riflettere profondamente sul proprio comportamento, sugli atteggiamenti e, in generale, sul proprio stile di vita. Sembra proprio che sia questa forte consapevolezza e auto-riflessione a contribuire fondamentalmente al processo di guarigione.

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