1. DISTURBI DELLA NUTRIZIONE

La nutrizione è la scienza degli alimenti e del loro rapporto con la salute.

2. MALNUTRIZIONE

DIGIUNO

Sommario:

Introduzione
Sintomi e segni
Esami di laboratorio
Terapia

Modificazioni strutturali e funzionali dovute alla totale mancanza di assunzione di energia e di sostanze nutritive essenziali.

L'inedia è la forma più grave di malnutrizione. Può derivare dal digiuno, dalla carestia, dall'anoressia nervosa, da gravissime patologie del tratto GI, dall'ictus o dal coma. La risposta del metabolismo basale all'inedia cerca inizialmente di preservare le fonti energetiche e i tessuti corporei. Comunque, alla fine, l'organismo utilizzerà i suoi tessuti come fonte di energia, determinando una distruzione degli organi viscerali e dei muscoli e l'estrema riduzione del tessuto adiposo. L'inedia totale è fatale in 8-12 sett.

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Sintomi e segni

In volontari adulti, un digiuno di 30-40 giorni, ha causato un notevole calo ponderale (25% del peso iniziale), una riduzione del metabolismo e della percentuale e quantità delle proteine tissutali catabolizzate, di circa il 30%. Nell'inedia molto prolungata, la perdita di peso può raggiungere il 50% negli adulti e anche di più nei bambini. La perdita di peso degli organi è massima a livello del fegato e dell'intestino, moderata a livello del cuore e dei reni e minima a livello del sistema nervoso. L'emaciazione è maggiormente evidente dove normalmente si trovano i depositi di grasso. La massa muscolare diminuisce e le ossa diventano sporgenti. La cute diventa sottile, secca, anelastica, pallida e fredda. I capelli diventano secchi, radi e cadono facilmente.

Viene coinvolta la maggior parte dei sistemi. Frequenti sono l'acloridria e la diarrea. Le dimensioni del cuore e la gittata cardiaca sono ridotte; la frequenza cardiaca rallenta e la pressione arteriosa diminuisce. La frequenza respiratoria e la capacità vitale diminuiscono. Il disturbo endocrino principale è l'atrofia gonadica, con la perdita della libido negli uomini e nelle donne e l'amenorrea nelle donne. Le capacità intellettive rimangono integre, ma sono frequenti l'apatia e l'irritabilità. Il paziente si sente debole. La capacità di lavoro è diminuita a causa della riduzione delle masse muscolari e, alla fine, è peggiorata dall'insufficienza cardiorespiratoria. L'anemia è di solito lieve, normocromica e normocitica. La riduzione della temperatura corporea contribuisce frequentemente alla morte. Nell'edema da fame, le proteine sieriche sono di solito normali, ma la perdita del grasso e dei muscoli causa un aumento dell'acqua extracellulare, una riduzione della pressione osmotica tissutale e una cute anelastica. L'immunità cellulo-mediata è compromessa e la guarigione delle ferite è ritardata (v. Immunodeficienza correlata a malnutrizione nel Cap. 147).

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Esami di laboratorio

Quando i lipidi vengono rilasciati dal tessuto adiposo per essere utilizzati come fonte energetica, i livelli sierici degli acidi grassi aumentano. La glicemia diminuisce, mantenuta a livelli inferiori della norma dalla sintesi epatica di glucoso che utilizza gli aminoacidi di origine muscolare. All'inizio, con il catabolismo muscolare, aumenta il livello plasmatico degli aminoacidi, ma in seguito, mano a mano che l'inedia procede, il livello si riduce, con una riduzione maggiore degli aminoacidi essenziali rispetto a quelli non essenziali. L'insulina plasmatica è bassa, il glucagone è elevato e l'albumina sierica rimane quasi normale fino a quando l'organismo non ricorre al catabolismo muscolare per ottenere gli aminoacidi necessari per la sintesi di nuove proteine nel fegato. In generale, comunque, durante l'inedia c'è una riduzione del catabolismo proteico, come evidenziato dalla riduzione dell'urea urinaria e del nitrogeno totale.

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Terapia

L'apporto di cibo deve essere, inizialmente, limitato almeno fino a quando non ricomincia una normale funzione intestinale. Negli adulti, l'alimentazione deve essere leggera e i pasti liquidi devono essere inizialmente limitati a circa 100 ml, per evitare la diarrea. È consigliata una formula costituita dal 42% di latte scremato in polvere, dal 32% di olii commestibili e dal 25% di saccaroso, con supplementi di elettroliti, vitamine e minerali. In assenza dei segni specifici della carenza delle sostanze micronutrienti, deve essere fornita una quantità pari al doppio dei fabbisogni giornalieri raccomandati (RDA), elencati nella Tab. 1-3. Per il trattamento delle carenze specifiche, v. Cap. 3 e 4. La dieta viene gradualmente aumentata fino a circa 5000 kcal/die, ottenendo un aumento ponderale, pari a 1,5-2 kg alla settimana.

Se persiste la diarrea, in assenza di infezioni, può essere sospettata una temporanea intolleranza al lattoso. Di solito, lo yogurt è ben tollerato, perché il lattoso è parzialmente idrolizzato a glucoso e galattoso. Nei pazienti che non rispondono, può essere necessaria un'alimentazione enterale o, nei casi di malassorbimento grave, una nutrizione parenterale (v. Nutrizione parenterale nel Cap. 1).

Per correggere le carenze, che sono spesso multiple, non basta la semplice prescrizione di una dieta equilibrata, ma sono necessarie istruzioni dettagliate. Appena il paziente riprende peso, si possono manifestare i segni clinici di una patologia da carenza dovuta allo squilibrio nell'assunzione delle vitamine e degli oligoelementi minerali. Per evitare questi problemi, il paziente deve continuare ad assumere le sostanze micronutrienti in dosi doppie rispetto all'RDA fino a quando il recupero non è completo.

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