1. DISTURBI DELLA NUTRIZIONE

La nutrizione č la scienza degli alimenti e del loro rapporto con la salute.

3. CARENZA, DIPENDENZA E TOSSICITĀ DELLE VITAMINE

CARENZA E DIPENDENZA DA VITAMINA B6

Sommario:

Introduzione
Sintomi e segni
Esami di laboratorio e diagnosi
Terapia


La vitamina B6 comprende un gruppo di composti tra loro correlati: la piridossina, il piridossale e la piridossammina. Tali composti sono metabolizzati e fosforilati nell'organismo a piridossalfosfato, il quale agisce come coenzima in molte reazioni, incluse quelle di decarbossilazione e transaminazione degli aminoacidi, di deaminazione degli idrossiaminoacidi e della cisteina, di conversione del triptofano a niacina e del metabolismo degli acidi grassi. Conseguentemente la vitamina B6 svolge un ruolo importante nei processi metabolici che avvengono nel sangue, nel SNC e nella cute. La vitamina B6 è importante nella eritropoiesi perché il piridossalfosfato è necessario per la formazione dell'acido d-amminolevulinico, la reazione che limita la velocità della biosintesi dell'eme.

La carenza primaria è rara, perché molti cibi contengono la vitamina B6. Tuttavia, in seguito all'inavvertita distruzione della vitamina B6 nel latte artificiale è stata descritta un'epidemia di convulsioni nei lattanti. La carenza secondaria può essere causata da malassorbimento, alcolismo, uso di contraccettivi orali, inattivazione chimica da parte di alcuni farmaci (p. es., idrazide dell'acido isonicotinico, cicloserina, idralazina e penicillamina), perdite eccessive e aumento del metabolismo.

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Sintomi e segni

Carenza: la deossipiridossina, antagonista della vitamina B6, causa una dermatosi seborroica, una glossite, una cheilosi, una neuropatia periferica e una linfopenia. La carenza di vitamina B6 può causare convulsioni nei lattanti e anemia negli adulti (generalmente normocitica, ma occasionalmente microcitica).

Dipendenza: diversi disordini recessivi o legati al cromosoma X, interessano diversi apoenzimi della vitamina B6 e producono sintomi come convulsioni, deficit mentali, cistationinuria, anemia sideroblastica (sovraccarico di ferro), orticaria, asma e aciduria xanturenica.

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Esami di laboratorio e diagnosi

Non esistono, allo stato attuale, dei test di laboratorio universalmente accettati per la determinazione dello stato della vitamina B6. Il valore nel sangue intero del piridossalfosfato è un indice migliore rispetto ai livelli plasmatici. L'attività delle transaminasi glutammico-piruvica e ossalacetica degli eritrociti è diminuita nella carenza di vitamina B6, ma questa alterazione non è diagnostica a causa dell'ampio intervallo di valori riscontrati nelle persone sane.

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Terapia

I disordini di base, come l'uso di farmaci inattivanti la piridossina (anticonvulsivanti, corticosteroidi, estrogeni, isoniazide, penicillamina e idralazina) o come il malassorbimento, devono essere corretti. Negli stati di dipendenza nei lattanti, il fabbisogno giornaliero (normalmente 0,4 mg) è aumentato di parecchie volte (fino a 10 mg). Per le convulsioni piridossina-dipendenti, la dose iniziale è di 50-100 mg IM o EV al giorno per 1 sett., seguita da una dose orale ridotta di 25 mg, somministrata nel corso di 1 sett. La carenza negli adulti risponde, di solito, a dosi di piridossina di 50-100 mg/die PO. Nelle condizioni che comportano un aumento del metabolismo, come l'ipertiroidismo e il diabete, sono necessarie quantità superiori rispetto a quelle raccomandate. Per la carenza di piridossina associata a farmaci come l'isoniazide, possono essere necessari 100 mg/die. Nelle condizioni di dipendenza negli adulti, possono essere necessarie dosi di piridossina di 200-600 mg/die.

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