3. MALATTIE GASTROINTESTINALI

20. PATOLOGIE ESOFAGEE

(V. anche Anomalie gastrointestinali nel Cap. 261; per la sclerodermia v. Sclerosi sistemica nel Cap. 50.)

L'apparato della deglutizione dell'uomo comprende il faringe, lo sfintere esofageo superiore (cricofaringeo), il corpo dell'esofago e lo sfintere esofageo inferiore. Il terzo superiore dell'esofago e le strutture a esso prossimali sono costituiti da muscoli striati; l'esofago distale e lo sfintere esofageo inferiore sono costituiti invece da muscolatura liscia. Questo complesso sistema integrato trasporta il materiale dalla bocca allo stomaco e previene il suo reflusso nell'esofago.

Un'anamnesi che descrive con precisione i sintomi del paziente ha un'accuratezza diagnostica dell'80% circa. Gli unici reperti obiettivi nelle malattie esofagee sono: (1) una linfoadenopatia cervicale e sopraclavicolare dovuta alla diffusione metastatica di una neoplasia maligna,(2) una tumefazione del collo dovuta a un voluminoso diverticolo faringeo e (3) un tempo di deglutizione prolungato (il tempo che intercorre dall'atto della deglutizione al rumore prodotto dal bolo di fluido e aria che entra nello stomaco, auscultato ponendo lo stetoscopio al di sopra dell'epigastrio, normalmente 0; £12 s). I disordini motori dell'esofago sono associati a un prolungato tempo di deglutizione. Osservare il paziente mentre deglutisce può essere utile nella valutazione dei casi con disfagia pre-esofagea per la possibile presenza di un'inalazione o di un rigurgito nasale.

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