3. MALATTIE GASTROINTESTINALI

20. PATOLOGIE ESOFAGEE

(V. anche Anomalie gastrointestinali nel Cap. 261; per la sclerodermia v. Sclerosi sistemica nel Cap. 50.)

DISORDINI MOTORI

SPASMO ESOFAGEO DIFFUSO SINTOMATICO

(Pseudodiverticolosi spastica; esofago a corona di rosario o a cavaturacciolo)

Affezione neurologica generalizzata della motilità esofagea nella quale la normale peristalsi viene sostituita da contrazioni fasiche non propulsive e, in alcuni casi, da un alterato funzionamento dello sfintere esofageo inferiore.

Sommario:

Sintomi e segni
Diagnosi
Terapia


Sintomi e segni

Lo spasmo esofageo diffuso causa tipicamente un dolore toracico retrosternale associato a disfagia, sia per i liquidi che per i cibi solidi. Il dolore può essere intenso e risvegliare il paziente dal sonno notturno. I liquidi molto caldi o molto freddi possono aggravare il dolore. Nel corso degli anni questo disturbo può evolvere in acalasia.

Lo spasmo esofageo può anche produrre un grave dolore senza disfagia, che è assolutamente indistinguibile dall'angina pectoris. Questo dolore viene spesso descritto come un dolore gravativo, retrosternale e si può verificare in occasione dell'esercizio fisico.

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Diagnosi

L'esofagogramma può mostrare una scarsa progressione del bolo alimentare, contrazioni simultanee o contrazioni terziarie. Gli spasmi gravi possono mimare un aspetto simil-diverticolare, ma con dimensioni e posizione che variano continuamente. La scintigrafia esofagea è un metodo sensibile per evidenziare un alterato trasporto del bolo, ma la manometria è l'esame che con maggiore sensibilità e specificità caratterizza gli spasmi. Le contrazioni solitamente sono simultanee, prolungate o multifasiche e di grande ampiezza. Nei pazienti in cui gli accertamenti di base sono risultati inconsistenti, i test di stimolazione con farmaci (p. es., cloruro di edrofonio, 10 mg EV) o con il cibo possono evidenziare la tendenza agli spasmi sintomatici. Degli studi mostrano un'alterazione della pressione o del rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore nel 30% dei pazienti.

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Terapia

Gli spasmi esofagei sono spesso difficili da trattare. Gli anticolinergici, la nitroglicerina e i nitrati ad azione prolungata hanno avuto uno scarso successo. I Ca-antagonisti, somministrati per via orale (p. es., verapamil 80 mg tid o nifedipina 10 mg qid) possono essere efficaci in pazienti selezionati. La dilatazione pneumatica e quella meccanica possono essere utili. Spesso è necessaria la somministrazione di analgesici narcotici che possono però causare assuefazione. Il trattamento medico solitamente è sufficiente, ma, nei casi intrattabili, può essere necessaria una miotomia chirurgica estesa a tutto l'esofago. L'iniezione della tossina botulinica nello sfintere esofageo inferiore è un nuovo approccio che viene usato in alcuni pazienti.

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