3. MALATTIE GASTROINTESTINALI

21. DISTURBI FUNZIONALI DELL'APPARATO GASTROINTESTINALE SUPERIORE

Sintomi riferibili al sistema GI superiore in cui la condizione patologica è assente, scarsamente definita o, se presente, non spiega interamente il quadro clinico.

SINGHIOZZO

(Singulto; singultus)

Spasmo involontario ripetuto del diaframma, seguito dall'immediata chiusura della glottide, che controlla l'ingresso dell'aria e produce il caratteristico rumore.

Sommario:

Eziologia
Terapia


Eziologia

Il singhiozzo fa seguito all'irritazione dei nervi afferenti o efferenti o dei centri midollari che controllano i muscoli respiratori, particolarmente il diaframma. I nervi afferenti possono essere stimolati dall'ingestione di sostanze calde o irritanti. Alte concentrazioni ematiche di CO2 inibiscono il singhiozzo; bassi valori di CO2 lo accentuano. Il singhiozzo è più frequente negli uomini e spesso accompagna la pleurite diaframmatica, la polmonite, l'uremia, l'alcolismo o gli interventi chirurgici sull'addome.

Si può riuscire ad accertare la causa degli attacchi prolungati o ricorrenti, ma la causa degli altri episodi può non essere mai riconosciuta. Le cause comprendono le patologie dello stomaco e dell'esofago, le malattie intestinali, la pancreatite, la gravidanza, l'irritazione vescicale, le metastasi epatiche e le epatiti. Ne possono essere responsabili anche le lesioni toraciche e mediastiniche o gli interventi chirurgici. I tumori della fossa posteriore o gli infarti possono stimolare i centri nervosi nel midollo allungato.

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Terapia

Possono essere tentate molte misure semplici: si può aumentare la PaCO2 e inibire l'attività diaframmatica attraverso una serie di profondi respiri trattenuti o facendo respirare profondamente più volte dentro una busta di carta (Attenzione: non una busta di plastica, perché si può attaccare alle narici). Può funzionare anche la stimolazione vagale, bevendo rapidamente un bicchiere di acqua, ingoiando del pane secco o del ghiaccio tritato, inducendo il vomito o applicando una trazione sulla lingua o una pressione sui globi oculari. La compressione del seno carotideo (massaggio) può essere tentata con le opportune precauzioni. Una forte pressione digitale può essere applicata sopra il nervo frenico dietro l'articolazione sternoclavicolare.

Altre manovre comprendono il lavaggio gastrico, la stimolazione galvanica del nervo frenico e la dilatazione dell'esofago con un piccolo sondino. La sovradistensione gastrica può essere alleviata dall'aspirazione continua. L'inalazione del 5% di CO2 in O2 è utile, particolarmente durante il periodo postoperatorio. Nella pleurite diaframmatica, può essere utile uno stretto supporto adesivo della parete inferiore del torace. I farmaci che controllano il singhiozzo persistente includono la scopolamina, l'amfetamina, la proclorperazina, la clorpromazina, il fenobarbitale e i narcotici. La metoclopramide, 10 mg PO bid o qid, sembra essere utile in alcuni pazienti. Tuttavia, il trattamento con i farmaci è spesso elusivo.

Nei casi refrattari e preoccupanti, si può eseguire un blocco del nervo frenico con piccole quantità di una soluzione di procaina allo 0,5%, facendo molta attenzione a non causare depressione respiratoria e il pneumotorace. Anche la frenicotomia bilaterale non riesce a curare tutti i casi.

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