3. MALATTIE GASTROINTESTINALI

24. BEZOARI E CORPI ESTRANEI

CORPI ESTRANEI

(V. anche Corpi estranei nel retto nel Cap. 35.)

Gli oggetti non digeribili possono essere ingoiati dai bambini e dagli adulti squilibrati o ubriachi. Quelli che portano la dentiera sono inclini a ingoiare le ossa del pollo o le lische di pesce. Gli spacciatori che ingoiano gli ovuli pieni di droga per sfuggire all'arresto possono sviluppare un ostruzione intestinale quando l'ovulo incontra una stenosi. Gli ovuli si possono anche rompere, causando un'overdose di droga.

L'80-90% dei corpi estranei del tratto GI riesce a passare spontaneamente, il 10-20% richiede un intervento non chirurgico e l'1% richiede un trattamento chirurgico. Allora, la maggior parte dei corpi estranei intragastrici può essere ignorata, anche se per gli endoscopisti la tentazione di recuperare un oggetto dall'esofago, dallo stomaco o dal duodeno è irresistibile. Gli oggetti più larghi di 5 × 2 cm raramente oltrepassano lo stomaco. Gli oggetti acuminati devono essere asportati perché nel 15-35% dei casi causano una perforazione intestinale, mentre quelli piccoli e rotondi (p. es., le monete) possono probabilmente essere tenuti sotto controllo senza un'inutile apprensione. Tuttavia, una batteria a forma di bottone alloggiata nell'esofago di un bambino può causare un danno corrosivo diretto, un'ustione a basso voltaggio e una necrosi da pressione e quindi richiede una pronta rimozione endoscopica.

I corpi estranei che sono passati nel piccolo intestino, di solito, percorrono il tratto GI senza problemi, anche se possono essere necessari settimane o mesi. Tendono ad arrestarsi a livello dell'ileo, subito prima della valvola ileocecale o in qualunque punto ristretto, come nel morbo di Crohn. Un detector manuale per il metallo rappresenta un semplice metodo non invasivo che localizza i corpi estranei metallici nel tratto GI e fornisce informazioni equivalenti alle rx dirette. Talvolta oggetti come gli stuzzicadenti restano nel tratto GI per molti anni, per essere trovati all'interno di granulomi o di ascessi, magari in occasione dell'esame istologico.

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