3. MALATTIE GASTROINTESTINALI 35. MALATTIE ANORETTALIASCESSI ANORETTALI Una raccolta di pus localizzata che deriva dall'invasione batterica degli spazi pararettali, a partenza da uno spazio intermuscolare (intersfinterico) in cui penetra una cripta anale. Sommario: L'ascesso può essere sottocutaneo, ischiorettale, retrorettale, sottomucoso, pelvirettale (al di sopra dell'elevatore) o intermuscolare. La causa predominante è di solito un'infezione di tipo misto con Escherichia coli, Proteus vulgaris, streptococchi, stafilococchi e batteroidi (v. anche Cap. 155). Sintomi e segni Gli ascessi superficiali possono essere molto dolorosi; caratteristici sono il gonfiore, l'arrossamento e la dolorabilità. Gli ascessi più profondi provocano una sintomatologia settica, ma il dolore localizzato può essere meno grave; il gonfiore esterno può essere assente, ma l'esplorazione rettale rivela una tumefazione dolorabile. Gli ascessi pelvirettali alti possono causare dolore in corrispondenza dei quadranti bassi dell'addome e febbre, che può presentarsi come una FUO senza sintomi rettali. La malattia infiammatoria del colon (p. es., il morbo di Crohn, soprattutto del colon) si associa, talvolta, ad ascessi anorettali. Terapia Al momento della diagnosi la suppurazione è quasi sempre presente. Sono necessari una tempestiva incisione e un adeguato drenaggio e non si deve aspettare che l'ascesso si dreni spontaneamente all'esterno. Sebbene abbiano un valore limitato, gli antibiotici sono indicati per i pazienti febbrili o diabetici o quando le manifestazioni sistemiche dell'infezione possono essere dubbie. Dopo il drenaggio si può formare una fistola anorettale persistente.
|