3. MALATTIE GASTROINTESTINALI

35. MALATTIE ANORETTALI

CORPI ESTRANEI NEL RETTO

Sommario:

Introduzione
Terapia


I corpi estranei deglutiti, compresi gli stuzzicadenti, le ossa di pollo e le spine di pesce, i calcoli biliari o i fecalomi, possono localizzarsi a livello della giunzione anorettale. I calcoli urinari, i pessari vaginali, i tamponi chirurgici o alcuni strumenti possono erodere le pareti dell'intestino e farsi strada nel retto. Corpi estranei bizzarri, collegati alle attività sessuali, possono essere introdotti intenzionalmente nel retto, per rimanervi incastrati. Alcuni oggetti rimangono adesi alla parete rettale e altri rimangono intrappolati proprio sopra lo sfintere anale.

Un dolore atroce e improvviso durante la defecazione deve far nascere il sospetto di un corpo estraneo penetrante, che solitamente si localizza a livello o subito sopra la giunzione anorettale. Le altre manifestazioni dipendono dalle dimensioni e dalla forma del corpo estraneo, dalla durata della sua permanenza in situ e dalla presenza di un'infezione o di una perforazione.

Il corpo estraneo solitamente si localizza nella parte media del retto, dove non riesce a superare l'angolazione anteriore del retto stesso. Può essere apprezzato all'esplorazione digitale. Possono essere necessari l'esame dell'addome e una rx del torace per escludere una possibile perforazione rettale intraperitoneale.

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Terapia

Se l'oggetto può essere palpato, si effettua un'anestesia locale con un'iniezione sottocutanea e sottomucosa di lidocaina allo 0,5% o di bupivacaina contenente ialuronidasi, 150 U/ 15 ml. L'ano può essere dilatato con un divaricatore rettale e il corpo estraneo afferrato, deflesso anteriormente e rimosso. Se l'oggetto non può essere palpato, il paziente deve essere ospedalizzato. Generalmente la peristalsi spinge il corpo estraneo verso il basso nella parte media del retto, dopo di che si può eseguire la manovra suddescritta. Raramente, è coronata da successo la rimozione con l'uso di un proctoscopio o di un sigmoidoscopio e, anzi, la sigmoidoscopia, spesso, spinge il corpo estraneo in una posizione più prossimale, ritardando così la sua estrazione. Di rado, può essere necessaria un'anestesia regionale o generale e una laparotomia con la spremitura del corpo estraneo verso l'ano o una colotomia e l'estrazione del corpo estraneo stesso. Dopo l'estrazione, deve essere eseguita una sigmoidoscopia per escludere un significativo trauma rettale o una perforazione.

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