5. MALATTIE MUSCOLOSCHELETRICHE DEL TESSUTO CONNETTIVO

56. TUMORI OSSEI E ARTICOLARI

TUMORI BENIGNI DELL'OSSO

Gli osteocondromi (esostosi osteocartilaginea) sono i più comuni tumori ossei benigni. Si manifestano per lo più fra i 10 e i 20 anni e possono essere singoli o multipli. Essi possono originare da qualunque osso ma tendono a localizzarsi vicino le epifisi delle ossa lunghe. Ogni osteocondroma è coperto da uno strato cartilagineo. Vi può essere la tendenza familiare a sviluppare osteocondromi multipli. La degenerazione maligna in condrosarcoma si manifesta in circa il 10% dei pazienti con osteocondromi multipli ma in < 1% di quelli con lesioni singole.

I condromi possono verificarsi a qualunque età, ma tendono a comparire negli adulti. Essi sono localizzati centralmente in un segmento osseo (cioè, nella cavità midollare). All'esame rx queste lesioni appaiono come un'area osteolitica con zone di calcificazione.

Questi tumori spesso sono asintomatici e costituiscono reperti occasionali in corso di indagini rx eseguite per altri motivi. La scintigrafia ossea in questi casi è abitualmente positiva, così da far pensare a una neoplasia maligna. Un'attenta lettura dei reperti rx consente di solito di fare una diagnosi corretta senza la necessità di una biopsia. Se alla rx sorgessero dubbi interpretativi o se la lesione fosse dolorosa, la biopsia si renderebbe con tutta probabilità necessaria. Una lesione asintomatica radiologicamente ben caratterizzata non necessita di asportazione chirurgica né di alcun altro trattamento. Tuttavia, è consigliabile un controllo radiologico nel tempo per escludere la progressione della malattia.

Il condroblastoma è raro, verificandosi più frequentemente in persone tra i 10 e i 20 anni. Esso insorge nelle epifisi. Alla rx, appare come una cisti contenente tracce di minerale (calcio). Questo tumore può continuare a crescere e distruggere l'osso. Deve essere resecato chirurgicamente.

Il condromixofibroma è molto raro e insorge prima dei 30 anni. La diagnosi è basata sui reperti rx (generalmente è eccentrico, ben circoscritto, con aree di lisi e localizzato in vicinanza delle estremità delle ossa lunghe).

L'osteoma osteoide può manifestarsi in qualsiasi osso, ma è in genere sito nelle ossa lunghe. Esso tende a verificarsi nei giovani adulti. Il dolore (che peggiora abitualmente di notte) viene generalmente alleviato da piccole dosi di aspirina. L'esame obiettivo può rivelare l'atrofia dei muscoli della regione dell'osso coinvolto. Il reperto rx caratteristico mostra una piccola zona radiotrasparente circondata da un'ampia zona sclerotica. Alla scintigrafia ossea con tecnezio-99, esso appare come un'area di aumentata captazione. La guarigione permanente si ottiene soltanto con l'individuazione e asportazione chirurgica della piccola zona radiotrasparente.

Il tumore gigantocellulare si manifesta generalmente in persone fra i 20 e i 30 anni, la lesione si verifica a carico delle epifisi delle ossa lunghe e si presenta come un'area osteolitica alla rx. Può erodere l'osso e infiltrare il tessuto molle. La maggior parte dei tumori gigantocellulari benigni viene trattata con curettage e riempimento con metil metacrilato. Per le forme più estese può essere necessaria la totale asportazione della lesione. Il tumore gigantocellulare tende a recidivare e questo può rendere difficile il trattamento chirurgico. Raramente, un tumore benigno a cellule giganti può metastatizzare, anche se rimane istologicamente benigno.

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