6. MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO

65. INDAGINI SPECIALI

TORACOTOMIA

La toracotomia per la biopsia polmonare a cielo aperto con accesso al tessuto polmonare, alla pleura, all'ilo e al mediastino, rappresenta lo standard aureo diagnostico rispetto al quale tutte le altre tecniche vanno confrontate. Tuttavia, l'appropriato uso di altre procedure ha grandemente ridotto la necessità della toracotomia.

La toracotomia è di maggiore aiuto per i pazienti con problemi polmonari focali o diffusi non diagnosticati, nei quali è verosimile che la diagnosi definitiva migliori il piano terapeutico. Viene usata in pazienti con problemi polmonari di eziologia ignota, quando una diagnosi non è stata ottenuta con l'uso di procedure meno invasive o quando altre metodiche sono più pericolose o probabilmente non in grado di fornire una diagnosi.

Le controindicazioni consistono in uno stato sistemico (p. es., cardiopolmonare, nutrizionale, metabolico, renale) instabile, cioè nell'impossibilità di tollerare un intervento di chirurgia maggiore.

Si utilizzano tre approcci di base. Tutti richiedono un'anestesia generale in una sala operatoria. Nelle toracotomie anteriori o laterali limitate, viene eseguita un'incisione intercostale di 6-8 cm; dopo insufflazione di un ampio volume corrente, il polmone fuoriesce attraverso l'incisione per essere sottoposto a biopsia. Quando questo approccio è utilizzato per la diagnosi delle pneumopatie interstiziali diffuse, di quelle periferiche localizzate e delle patologie infettive nei soggetti immunodepressi, la mortalità e la morbilità sono molto basse. I pazienti hanno bisogno del drenaggio intercostale per 24-48 h e spesso possono lasciare l'ospedale dopo 3-4 gg. La toracotomia estesa dà accesso alla pleura, all'ilo, al mediastino e all'intero polmone. Essa è molto utile quando si sospetta una neoplasia o quando sono necessari prelievi bioptici multipli in un polmone. La sternotomia mediana viene usata quando è necessario eseguire biopsie su lesioni polmonari bilaterali.

Le complicanze sono maggiori di quelle di ogni altra procedura bioptica a causa del rischio dell'anestesia generale, del trauma chirurgico e dell'ospedalizzazione più lunga con maggiori problemi postoperatori. Emorragia, infezione, pneumotorace, fistola broncopleurica e reazioni agli anestetici rappresentano i rischi maggiori.

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