6. MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO 73. POLMONITEPOLMONITE VIRALE Sommario: Molti virus possono causare bronchiti e alcuni causano delle polmoniti. I più comuni nella prima e nella seconda infanzia sono il virus sinciziale respiratorio, il virus parainfluenzale e i virus dell'influenza A e B. Negli adulti altrimenti sani, i soli patogeni virali riscontrati frequentemente sono i virus dell'influenza A e B. Raramente, le polmoniti degli adulti sono causate dagli adenovirus, dal virus varicella-zoster, dal virus di Epstein-Barr, dai Coxsackievirus e dagli Hantavirus. Tra i patogeni importanti negli anziani vanno annoverati i virus dell'influenza, della parainfluenza e il virus sinciziale respiratorio. I pazienti con compromissione dell'immunità cellulo-mediata sviluppano frequentemente infezioni polmonari causate da virus latenti, specialmente dal citomegalovirus (CMV). Con questa eccezione, la maggior parte delle infezioni virali trae origine dall'esposizione di una persona non immune a persone infette che diffondono il virus implicato. Anatomia patologica I virus invadono l'epitelio bronchiolare, causando una bronchiolite; l'infezione può estendersi all'interstizio polmonare e agli alveoli, causando una polmonite. Le aree colpite sono congeste e a volte emorragiche; si ha un'intensa reazione infiammatoria costituita da cellule mononucleate. Gli alveoli possono contenere fibrina, cellule mononucleate e, occasionalmente, alcuni neutrofili. Nelle forme gravi si possono formare membrane ialine. Si possono ritrovare inclusioni virali intracellulari caratteristiche per l'adenovirus, il CMV, il virus sinciziale respiratorio o il virus della varicella-zoster. Sintomi, segni e diagnosi Le infezioni virali delle basse vie aeree comprendono la bronchite, la bronchiolite e la polmonite. La maggior parte dei pazienti presenta cefalea, febbre, mialgie e tosse, di solito produttiva di un espettorato mucopurulento. Il reperto rx più comune è quello di una polmonite interstiziale o di un ispessimento peribronchiale. L'addensamento lobare e i versamenti pleurici non sono frequenti ma possono presentarsi con la sovrainfezione batterica. I GB periferici sono di solito pochi, ma possono risultare normali o moderatamente elevati; sono solitamente elevati quando si verificano delle sovrainfezioni. La diagnosi è supportata dal rilievo di pochi batteri e di una predominanza di monociti negli strisci di escreato nonché dall'esito negativo della ricerca di un possibile patogeno batterico. L'identificazione del virus è di solito difficile, ma può essere importante durante le epidemie, nei pazienti gravi e in quelli con virus trattabili. Le polmoniti che complicano le infezioni virali esantematiche (p. es., morbillo, varicella o herpes) possono essere diagnosticate empiricamente sulla base dei segni clinici associati, compresa l'eruzione cutanea. Una diagnosi specifica nella maggior parte delle infezioni respiratorie virali richiede l'isolamento del virus dal liquido di lavaggio del faringe o dai tessuti, l'identificazione delle inclusioni tipiche nei campioni citologici o bioptici o le indagini sierologiche. La maggior parte dei laboratori ospedalieri non è in grado di mettere in coltura i virus. La diagnosi di influenza viene di solito formulata sulla base della presenza dei sintomi tipici durante un'epidemia della malattia e sulla base dei test sierologici eseguiti in fase acuta e durante la convalescenza o delle colorazioni con immunofluorescenza delle secrezioni respiratorie. Terapia L'aciclovir 5-10 mg/kg q 8 h per gli adulti o 250-500 mg/m2 di ASC q 8 h per i bambini viene indicato per le infezioni polmonari da Herpes simplex, Herpes zoster o varicella. La polmonite da CMV può essere trattata nei riceventi di un organo trapiantato con ganciclovir 5 mg/ kg EV bid e immunoglobuline (immunoglobuline EV o immunoglobuline CMV-specifiche), ma questa terapia ha uno scarso beneficio documentabile nei pazienti con AIDS. (La profilassi e la terapia dell'influenza sono trattati in Influenza nel Cap. 162.) Alcuni pazienti, specialmente quelli con influenza, sviluppano sovrainfezioni batteriche che richiedono gli antibiotici. I maggiori patogeni coinvolti in queste situazioni sono lo Streptococcus pneumoniae e lo Staphylococcus aureus; meno frequentemente i patogeni responsabili delle sovrainfezioni sono l'Haemophilus influenzae, gli streptococchi b-emolitici di gruppo A e la Neisseria meningitidis. La prognosi varia ampiamente in rapporto al microrganismo in causa, all'età del paziente e alle patologie associate; la terapia è mirata sul germe responsabile.
|