Cisti sebacee, osteomi e cheloidi possono formarsi e occludere il condotto uditivo esterno, provocando ritenzione di cerume e una ipoacusia trasmissiva. L'escissione è il trattamento di scelta.
I ceruminomi si originano nel terzo esterno del condotto uditivo. Sebbene appaiano benigni all'esame istologico, si comportano come forme maligne; è quindi necessaria un'exeresi ampia.
Frequentemente, nel padiglione, in seguito a ripetute esposizioni al sole, si sviluppano carcinomi a cellule basali e carcinomi epidermoidali. Le lesioni iniziali possono essere trattate con successo mediante cauterizzazione e curettage o con radioterapia. Lesioni in stadio più avanzato che colpiscono la cartilagine richiedono un'exeresi chirurgica cuneiforme oppure più ampia dell'orecchio esterno. L'invasione della cartilagine rende meno efficace la radioterapia e la terapia chirurgica l'intervento di scelta. Anche i carcinomi basocellulari e epidermoidali possono insorgere nel condotto uditivo esterno o invaderlo secondariamente. La persistente infiammazione nell'otite media cronica può predisporre all'insorgere del carcinoma a cellule squamose. In questo caso è indicata un'estesa resezione seguita da radioterapia. La resezione in blocco del condotto uditivo esterno, con preservazione del nervo facciale, è indicata qualora le lesioni siano limitate al condotto uditivo esterno e non abbiano invaso l'orecchio medio.
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