7. MALATTIE DELL'ORECCHIO, DEL NASO E DELLA GOLA

84. MEMBRANA TIMPANICA E ORECCHIO MEDIO

MASTOIDITE ACUTA

Infezione batterica del processo mastoideo che determina la coalescenza delle cellule mastoidee.

Sommario:

Introduzione
Sintomi e segni
Terapia


Nell'otite media acuta purulenta, l'infezione si estende all'antro e alle cellule mastoidee, ma la sua progressione e la distruzione della porzione ossea del processo mastoideo possono essere interrotte con un'appropriata terapia antibiotica. I batteri responsabili sono gli stessi che causano l'otite media acuta (v. sopra). La mastoidite streptococcica è caratteristicamente preceduta dalla perforazione della membrana timpanica e da otorrea abbondante. La mastoidite pneumococcica è probabilmente meno sintomatica ma ugualmente destruente; l'avanzata coalescenza delle cellule mastoidee può precedere la perforazione della membrana timpanica.

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Sintomi e segni

La mastoidite acuta diventa clinicamente evidente da pochi giorni a ³  2 sett. dopo l'insorgenza di un'iniziale otite media acuta non trattata, al momento in cui si verifica la distruzione della corticale del processo mastoideo. Dopo la distruzione della corticale laterale si può formare un ascesso sottoperiosteo retroauricolare. Sul processo mastoideo compaiono iperemia, tumefazione, dolorabilità e fluttuazione; il padiglione è spostato lateralmente e inferiormente. Generalmente si verifica la riacutizzazione del dolore auricolare, della febbre e dell'otorrea. Il dolore tende a essere lancinante e persistente; è comune una secrezione abbondante e cremosa.

Nell'otite media acuta, le cellule mastoidee sono ripiene di liquido e le scansioni TC possono mostrare una densità simile ai tessuti molli, dovuta alla presenza di pus, all'edema della mucosa e al tessuto di granulazione nelle cellule stesse. Nella mastoidite coalescente, i gruppi di cellule diventano indistinguibili. Possono non essere più visibili i singoli setti poiché le cellule sono riempite da liquido e tessuto reattivo.

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Terapia

L'antibiotico iniziale somministrato deve fornire una copertura per i comuni agenti patogeni ed essere resistente alle b-lattamasi. Il passaggio dell'antibiotico nel SNC è auspicabile qualora si prospetti il rischio di una complicanza. Si preleva un campione di essudato per la coltura e l'antibiogramma. La terapia EV successiva dipende dalle colture, dalla sensibilità e dal decorso clinico. La terapia antibiotica va continuata per almeno 2 sett.

Un ascesso sottoperiosteo richiede l'apertura e lo svuotamento delle cellule mastoidee (mastoidectomia).

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