8. PATOLOGIE OFTALMOLOGICHE

91. LESIONI TRAUMATICHE DELL'OCCHIO

USTIONI

Le ustioni palpebrali devono essere lavate con soluzione salina isotonica sterile, seguita dall'applicazione di una garza grassa o di una pomata antibiotica (p. es., gentamicina). Viene poi applicato un bendaggio compressivo sterile, mantenuto in sede da una benda elastica posta attorno al capo fino alla guarigione.

Le ustioni chimiche della cornea e della congiuntiva possono essere pericolose e devono essere trattate immediatamente con abbondante irrigazione di acqua, soluzione fisiologica o altre soluzioni isotoniche. L'occhio può essere anestetizzato con una goccia di oxibuprocaina 0,4%, se disponibile, ma l'irrigazione non deve essere procrastinata e deve durare per almeno 30 min. L'irite chimica, deve essere trattata instillando un cicloplegico a lunga azione (p. es., soluzione di atropina 1%). I difetti epiteliali corneali vanno trattati applicando una pomata antibiotica (p. es., sulfacetamide sodica al 10%) e poi un bendaggio compressivo. L'uso prolungato degli anestetici topici va evitato. Inizialmente il dolore può richiedere codeina 30-60 mg PO o meperidina 50 mg IM q 4 h. Le ustioni chimiche gravi richiedono il trattamento specialistico di un oftalmologo per salvare la vista e prevenire complicanze maggiori quali iridociclite, perforazione del bulbo e deformazioni palpebrali. I pazienti che presentano un forte arrossamento dell'occhio o la perdita di epitelio normale devono essere sempre visitati da un oftalmologo entro le 24 h.

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