8. PATOLOGIE OFTALMOLOGICHE

92. PATOLOGIE DELL'ORBITA

ESOFTALMO

(Proptosi)

Protrusione di uno o entrambi i bulbi oculari, conseguenza di infiammazione orbitaria, edema, neoplasie o traumi, trombosi del seno cavernoso, ingrandimento del bulbo oculare (come nel glaucoma congenito e nella forte miopia unilaterale).

Sommario:

Eziologia, sintomi e segni
Diagnosi
Terapia


Eziologia, sintomi e segni

Nell'ipertiroidismo, l'edema e l'infiltrazione linfoide dei tessuti orbitari possono causare esoftalmo unilaterale o bilaterale. Una insorgenza unilaterale improvvisa è generalmente dovuta a emorragia o infiammazione dell'orbita o dei seni paranasali. Un'insorgenza nel corso di 2-3 sett. indica un'infiammazione cronica o uno pseudotumor orbitario (infiltrazione e proliferazione di cellule non neoplastiche); un'insorgenza più lenta suggerisce una neoplasia.

Un aneurisma arterovenoso che coinvolge l'arteria carotide interna e il seno cavernoso può provocare un esoftalmo pulsante, con soffio orbitario. L'insorgenza post-traumatica è probabilmente dovuta a fistola carotido-cavernosa, confermata dall'auscultazione dell'orbita. Un trauma o un'infezione (specialmente facciale) possono causare trombosi del seno cavernoso con esoftalmo unilaterale e febbre. Una forte miopia unilaterale o un meningioma possono causare esoftalmo unilaterale.

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Diagnosi

I test per la tiroide devono essere eseguiti quando la causa di un esoftalmo persistente non è chiara; se tali esami sono nella norma e quando la comparsa dell'esoftalmo è improvvisa, la causa deve essere ricercata mediante TC o RMN dell'orbita (v. Cap. 8). Il grado dell'esoftalmo può essere misurato con l'esoftalmometro; se esso è progressivo, l'esposizione del bulbo può portare a secchezza, infezione e ulcerazione della cornea.

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Terapia

La terapia viene stabilita in base all'eziologia. In caso di aneurisma arterovenoso può essere necessario legare la carotide comune coinvolta o sottoporla a embolizzazione selettiva. L'esoftalmo nell'ipertiroidismo può diminuire quando quest'ultimo viene controllato, ma in alcuni casi il decorso può essere progressivo e richiedere la decompressione chirurgica dell'orbita. Quando è presente un esoftalmo la cornea deve essere protetta dall'esposizione. La cheratite da esposizione da esoftalmo tiroideo è comune. I corticosteroidi sistemici sono spesso efficaci nel controllare l'edema e lo pseudotumor (p. es., 1 mg/kg di prednisone PO somministrato giornalmente per 1 sett., quindi a giorni alterni per 5 sett. fino a ridurre gradualmente la dose alla minima quantità necessaria per controllare l'esoftalmo). Le neoplasie devono essere rimosse.

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