8. PATOLOGIE OFTALMOLOGICHE 93. PATOLOGIE DELL'APPARATO LACRIMALEDACRIOCISTITE Infezione del sacco lacrimale. Sommario: La dacriocistite è generalmente secondaria alla dacriostenosi (v. sopra). Sintomi e segni La dacriocistite acuta provoca dolore, arrossamento ed edema nella regione del sacco lacrimale; epifora; congiuntivite; blefarite; febbre; e leucocitosi. Infiammazioni acute ricorrenti possono causare la formazione di un'area di cute indurita e arrossata al di sopra del sacco. Nella dacriocistite cronica, l'unico sintomo può essere una leggera tumefazione del sacco. Alla spremitura del sacco può fuoriuscire pus attraverso il puntino lacrimale. Il sacco lacrimale può distendersi a causa della ritenzione delle secrezioni, causando la formazione di un grande mucocele. Un ascesso, se presente, può rompersi e formare una fistola drenante. Terapia Il trattamento della dacriocistite acuta consiste nella frequente applicazione di compresse calde, cefalexina 500 mg PO q 6 h nei casi modesti o cefazolina 1 g EV q 6 h nei casi gravi e nell'incisione e drenaggio in caso di formazione di un ascesso. L'antibiotico sistemico può essere cambiato sulla base dei risultati della coltura. La dacriocistite cronica può essere trattata con la dilatazione del dotto naso-lacrimale mediante una sonda, dopo aver instillato un anestetico locale, p. es., oxibuprocaina 0,4%. È necessario trattare le anomalie nasali o dei seni paranasali che contribuiscono all'ostruzione del dotto naso-lacrimale. Se questo trattamento è insufficiente, possono rendersi necessarie l'intubazione naso-lacrimale, la dacriocistorinostomia o la rimozione del sacco lacrimale (dacriocistectomia).
|