8. PATOLOGIE OFTALMOLOGICHE

94. PATOLOGIE DELLE PALPEBRE

ORZAIOLO

Infezione piogena acuta localizzata (di solito stafilococcica), che interessa una o più ghiandole di Zeis o Moll dei follicoli ciliari (orzaiolo esterno) o più raramente le ghiandole di Meibomio (orzaiolo interno, orzaiolo meibomiano).

Sommario:

Introduzione
Sintomi, segni e diagnosi
Terapia


Gli orzaioli sono quasi sempre associati a blefarite e secondari ad essa. Le recidive sono frequenti.

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Sintomi, segni e diagnosi

L'orzaiolo esterno in genere si manifesta con dolore, arrossamento e dolorabilità passiva del margine palpebrale, seguiti dalla comparsa di una zona dura, piccola, tondeggiante e dolorabile. Possono essere presenti lacrimazione, fotofobia e sensazione di corpo estraneo. Sebbene sia generalmente localizzato, l'edema può anche essere diffuso. Un puntino giallastro, indice di suppurazione, compare al centro dell'orzaiolo (maturazione). Presto l'ascesso si rompe, con fuoriuscita di pus e riduzione del dolore.

L'orzaiolo interno, che colpisce una o più ghiandole di Meibomio, è più grave e molto raro. Dolore, arrossamento ed edema sono più localizzati. Esaminando il lato congiuntivale della palpebra è possibile mettere in evidenza una piccola area rilevata o giallastra nelle vicinanze della ghiandola colpita. Successivamente si forma un ascesso che cresce dal lato congiuntivale della palpebra; talvolta cresce attraversando la cute. La rottura spontanea è rara e le recidive sono comuni.

Un orzaiolo esterno è superficiale e ben localizzato; sembra situato alla base di un ciglio. Un orzaiolo interno è più profondo e può essere osservato attraverso la congiuntiva. Un orzaiolo vicino all'angolo interno della palpebra inferiore deve essere differenziato dalla dacriocistite acuta (v. Cap. 93). Se l'irrigazione del dotto lacrimale ha esito positivo si esclude la dacriocistite.

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Terapia

Gli antibiotici locali normalmente sono privi di efficacia. La suppurazione può essere eliminata negli stadi iniziali mediante antibiotici sistemici (p. es., dicloxacillina o eritromicina 250 mg PO qid); comunque, a causa della natura lieve e della rapida risoluzione naturale dell'orzaiolo, di rado si pone l'indicazione per la somministrazione di antibiotici per via orale. La maturazione viene accelerata con l'applicazione di impacchi caldi per 10 min tid o qid. L'orzaiolo si rompe spontaneamente; comunque, per accelerare la guarigione, non appena la maturazione è evidente, l'orzaiolo può essere inciso con un ago a punta sottile e spremuto del suo contenuto.

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