8. PATOLOGIE OFTALMOLOGICHE

95. PATOLOGIE DELLA CONGIUNTIVA

SCLERITE

Infiammazione grave e distruttiva che minaccia la visione coinvolgendo l'episclera profonda e la sclera.

Sommario:

Introduzione
Sintomi e segni
Terapia


La sclerite è più frequente tra i 40 e i 60 anni e colpisce più le donne degli uomini.

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Sintomi e segni

I pazienti lamentano dolore (più spesso definito come profondo, fastidioso) così accentuato che spesso interferisce con il sonno e l'appetito. I pazienti lamentano anche fotofobia, lacrimazione e iperemia congiuntivale localizzata o diffusa. La chiazza iperemica è situata profondamente al di sotto della congiuntiva ed è più bluastra di quella osservata nell'episclerite. La congiuntiva bulbare circostante e soprastante è iperemica e poiché soltanto il bulbo è coinvolto, la congiuntiva palpebrale è normale. L'area coinvolta può essere settoriale o estesa (sclerite diffusa); contenere un nodulo iperemico, edematoso, rilevato (sclerite nodulare); o contenere un'area avascolare (sclerite necrotizzante). Il 14% dei pazienti con sclerite manifesta una perdita significativa dell'acuità visiva nell'arco di un anno. Nei casi gravi di sclerite necrotizzante sarà necessario evitare la perforazione del bulbo e la perdita dell'occhio. Nel 20% dei pazienti con sclerite diffusa o nodulare e nel 50% di quelli con sclerite necrotizzante si associa una patologia del tessuto connettivo. Quando la sclerite necrotizzante si manifesta in associazione con l'artrite reumatoide, vi è un tasso mortalità del 50% a 10 anni (soprattutto per infarto del miocardio), che può essere largamente ridotto dalla immunosoppressione citotossica

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Terapia

Un corticosteroide per via sistemica (p. es., prednisone 1 mg/kg/die) è la terapia di prima scelta. Se la sclerite non risponde ai corticosteroidi sistemici o se il paziente è affetto da sclerite necrotizzante associata ad artrite reumatoide, può essere indicata l'immunosoppressione sistemica con farmaci quali la ciclofosfamide o l'azatioprina. Tale trattamento necessita di uno stretto monitoraggio del sistema emopoietico, della funzionalità renale e di altri organi e va intrapreso solamente dopo consulenza di uno specialista esperto nell'uso di tali farmaci.

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