8. PATOLOGIE OFTALMOLOGICHE

101. NERVO OTTICO E PATOLOGIE DELLE VIE OTTICHE

PAPILLEDEMA

Rigonfiamento della testa del nervo ottico dovuto all'aumento della pressione intracranica.

Il papilledema è generalmente bilaterale e si verifica in caso di tumore o ascesso cerebrale, trauma o emorragia cerebrale, meningite, aderenze aracnoidee, trombosi del seno cavernoso o di un seno durale, encefalite, lesioni cerebrali occupanti spazio, grave ipertensione ed enfisema polmonare. Il papilledema si manifesta anche in caso di pseudotumor cerebri, che in genere è molto meno grave di altre cause. Poiché il papilledema è un segno di ipertensione endocranica, il suo riscontro richiede esami ulteriori immediati o l'intervento chirurgico.

Inizialmente la visione non è colpita e non compaiono scotomi, ma la macchia cieca appare allargata. Il grado di rigonfiamento del disco ottico viene determinato confrontando la massima lente positiva necessaria per mettere a fuoco la porzione più rilevata del disco, con la lente necessaria per osservare chiaramente una parte intatta della retina. All'esame oftalmoscopico si osservano vene retiniche tortuose e congeste, un disco iperemico ed emorragie retiniche attorno a esso, ma non nella retina periferica. L'assenza di alterazioni delle arteriole e una normale pressione sanguigna aiutano a differenziare il papilledema causato da tumore cerebrale da quello dovuto a ipertensione. Se la pressione intracranica non viene ridotta, si possono avere alla fine atrofia ottica secondaria e perdita della vista.

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