8. PATOLOGIE OFTALMOLOGICHE

102. VIZI DI RIFRAZIONE

LENTI A CONTATTO

Sommario:

Introduzione
TIPI DI LENTI A CONTATTO
    Lenti a contatto corneali rigide
    Lenti a contatto morbide idrofile


Le lenti a contatto permettono sempre una maggiore acuità visiva e una migliore visione periferica rispetto agli occhiali e vengono prescritte per correggere miopia, ipermetropia, astigmatismo, anisometropia, aniseiconia, afachia secondaria a rimozione chirurgica di una cataratta e cheratocono. Si possono prescrivere le lenti morbide o quelle rigide. Le lenti a contatto morbide o rigide toriche (simili alle lenti cilindriche degli occhiali) vengono usate per correggere l'astigmatismo in molti casi con successo, ma è necessaria abilità per indossarle.

Anche la presbiopia può essere corretta con le lenti a contatto. In un tipo di approccio, l'occhio non dominante viene corretto per la lettura e l'occhio dominante viene corretto per la visione a distanza (monovisione). Le lenti a contatto rigide e morbide bifocali e multifocali possono anche essere utili, ma l'adattamento ad esse è spesso lungo perché è indispensabile un preciso allineamento.

Le lenti a contatto rigide e morbide causano occasionalmente alterazioni corneali superficiali (che possono essere indolori) o abrasioni accompagnate da dolore, fotofobia e ansia. Il disagio può essere causato da un cattivo uso della lente o da variazioni dei parametri della lente o della cornea (edema tissutale), dall'aver indossato le lenti in un ambiente nocivo (p. es., povero di ossigeno, fumoso, ventoso), dall'averle inserite o rimosse in modo non corretto, oppure se piccoli corpi estranei (p. es., fuliggine, polvere) sono stati intrappolati tra la lente a contatto e la cornea o in seguito alla rimozione delle lenti, specialmente dopo un uso eccessivamente protratto (sindrome da uso prolungato). Questa condizione si può risolvere spontaneamente non portando le lenti per un giorno, ma talvolta può essere necessaria una terapia (p. es., dilatazione della pupilla con un midriatico per prevenire sinechie posteriori dell'iride, applicazione locale di colliri o pomate oculari antibiotiche e talvolta sedazione). La guarigione generalmente è rapida e completa, nella maggior parte dei casi senza alcun danno alla vista. Prima di inserire nuovamente le lenti è necessario consultare un oftalmologo.

Le istruzioni per l'igiene e la manipolazione di ogni tipo di lente devono essere seguite scrupolosamente dal portatore. La scarsa igiene delle lenti a contatto può rendere difficile la regressione delle condizioni infiammatorie della congiuntiva e della cornea. Le infezioni corneali da Pseudomonas aeruginosa e da Acanthamoeba castellani, associate a volte alla scarsa igiene delle lenti, all'uso prolungato, devono essere controllate in maniera decisa e attiva. Qualsiasi ulcera corneale correlata all'uso di lenti a contatto va trattata in maniera intensiva. I casi trascurati possono rispondere scarsamente o per niente alla terapia e possono portare alla cecità dell'occhio colpito.

I soggetti sensibili a infezioni oculari, quelli con grave patologia da occhio secco o anestesia corneale, quelli con tremore o artrite alle mani che rendono difficoltosi l'inserimento e la rimozione delle lenti e coloro che non tollerano il disagio temporaneo che si può provare durante il periodo di adattamento all'uso di lenti, difficilmente riusciranno a portare lenti di qualsiasi tipo. Le lenti non devono essere portate se gli occhi sono infiammati o infetti, né durante il sonno o il nuoto.

Inizio Pagina

Tipi di lenti a contatto

Lenti a contatto corneali rigide

Esistono due tipi di lenti a contatto corneali rigide: le lenti a contatto rigide più vecchie (fatte di polimetilmetacrilato) e le più moderne lenti a contatto gas-permeabili (gas-permeabili fatte di fluorocarbonato e polimetilmetacrilato mescolati). Le lenti a contatto gas-permeabili hanno un diametro che varia dai 6,5 ai 10 mm e coprono parte della cornea, fluttuando sul film lacrimale soprastante. A causa della maggiore permeabilità all'ossigeno delle lenti gas-permeabili, le lenti a contatto rigide vengono oggi prescritte raramente.

Le lenti a contatto rigide possono migliorare la vista delle persone affette da miopia, ipermetropia e l'astigmatismo. Inoltre, nei casi in cui la superficie corneale è irregolare, le lenti rigide possono spesso rendere liscia la superficie rifrattiva, migliorando l'acuità visiva.

Per un uso confortevole, le lenti a contatto rigide richiedono un periodo di adattamento di almeno una sett. durante questo periodo il paziente aumenta gradualmente il numero di ore giornaliere durante le quali porta le lenti. I soggetti che portano le lenti a contatto, in genere, provano, quando si mettono gli occhiali dopo aver rimosso le lenti, un temporaneo (inferiore a 2 ore) offuscamento della visione ("offuscamento da occhiali"). Non si deve avvertire alcun dolore in nessun momento, poiché la presenza di questo indica che la lente a contatto è stata male inserita o che vi è un'irritazione corneale.

Le lenti rigide si conservano più facilmente e richiedono minor tempo di manutenzione rispetto alle lenti morbide, che richiedono cure e trattamenti speciali.

Inizio Pagina

Lenti a contatto morbide idrofile

Le lenti a contatto morbide sono fatte di poli-2-idrossietil metacrilato e altri materiali plastici flessibili. Esse hanno un diametro che varia da 13 a 15 mm e ricoprono l'intera cornea. Le lenti a contatto morbide possono migliorare la vista nei soggetti affetti da miopia e ipermetropia. Poiché la lente a contatto morbida si modella sulla curvatura corneale del paziente, l'astigmatismo non può essere trattato a meno che non si utilizzino delle speciali lenti toriche, che hanno diverse curvature modellate sulla superficie della lente.

Le lenti a contatto morbide vengono prescritte anche per il trattamento della cheratopatia bollosa e di altre malattie della cornea (lenti a contatto terapeutiche). Queste lenti sono anche ben tollerate dai bambini che devono essere sottoposti a terapia con occlusione (p. es., per l'ambliopia). Colliri antibiotici profilattici possono essere consigliati con l'uso di lenti a contatto morbide terapeutiche. L'uso protratto di lenti a contatto, specialmente nei pazienti afachici a seguito di un intervento di cataratta, è pratico ma va controllato da parte dell'oftalmologo, che deve visitare il paziente almeno due volte l'anno. Il paziente deve pulire le lenti almeno una volta a sett.

Grazie alla loro grandezza, le lenti morbide possono essere manipolate più facilmente dalle persone anziane. Poiché le lenti a contatto morbide si modellano sull'occhio, non è facile che vengano espulse spontaneamente (come può avvenire per le lenti rigide) e i corpi estranei meno facilmente si depositeranno sotto di esse. In genere l'uso delle lenti morbide risulta subito confortevole ed è necessario un breve (o nessun) periodo di adattamento. Le lenti morbide apparentemente non causano alcun danno all'occhio, anche quando questo è chiuso e possono essere particolarmente adatte ai pazienti che perdono facilmente i sensi (p. es., epilettici, diabetici). Tali pazienti dovrebbero sempre portare con loro un tesserino di emergenza o un braccialetto che li identifichi come portatori di lenti a contatto. D'altra parte, le lenti morbide quando si asciugano diventano fragili, rompendosi facilmente.

Poiché le lenti morbide sono idrofile, non si devono usare per esse le soluzioni comunemente usate per le lenti a contatto rigide. La maggior parte dei colliri terapeutici può essere usata quando si portano lenti morbide.

Inizio Pagina

-indietro- -ricerca- -indice sezione- -indice generale- -indice tabelle- -indice figure- -help-

Copyright © 2002 Merck Sharp & Dohme Italia S.p.A. Via G. Fabbroni, 6 - 00191 Roma - Tutti i diritti riservati.

Informativa sulla privacy