10. AFFEZIONI DERMATOLOGICHE 112. INFEZIONI BATTERICHE CUTANEE(v. anche Erisipelotricosi nel Cap. 157.) LINFOADENITE Infiammazione dei linfonodi. Sommario: Eziologia Una linfoadenite può essere provocata da qualsiasi germe patogeno (batteri, virus, protozoi, rickettsie o funghi). L’interessamento linfonodale può essere generalizzato, con infezioni sistemiche o limitato ai linfonodi regionali che drenano una zona infetta. L’espansione generalizzata dei linfonodi è frequente nella mononucleosi infettiva, nelle infezioni da citomegalovirus, nella toxoplasmosi, nella brucellosi, nella sifilide secondaria e nella istoplasmosi disseminata. La linfoadenopatia regionale si riscontra nella malattia streptococcica, nella TBC o malattia da micobatteri non tubercolari, ma anche in tularemia, peste, malattia da graffio di gatto, sifilide primaria, linfogranuloma venereo, cancroide e herpes simplex genitale. Sintomi, segni e diagnosi L’ingrossamento linfonodale dovuto a edema e a infiltrazione di leucociti, caratteristica principale della linfoadenite, può essere asintomatico o può provocare dolore e gonfiore. In alcune infezioni la cute sovrastante è infiammata, talvolta con cellulite; può verificarsi la formazione di ascessi che, diffondendosi alla cute, possono causare fistole. La linfoadenite e le cause che la producono sono, di solito, evidenti clinicamente. Talvolta, tuttavia, si rendono necessarie l’aspirazione e la coltura del materiale linfonodale o una biopsia escissionale. Terapia La terapia dipende dall’agente causale. Di solito, con la risoluzione dell’infiammazione primitiva, l’ingrossamento linfonodale si risolve, anche se talvolta persiste una linfoadenopatia grave. Impacchi caldi e umidi possono aiutare ad alleviare i sintomi di linfonodi acutamente dolorosi. L’ascesso richiede drenaggio chirurgico (v. Cap. 155).
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