10. AFFEZIONI DERMATOLOGICHE

113. MICOSI CUTANEE

INFEZIONI DA DERMATOFITI

(Epidermofizia)

Infezioni causate da dermatofiti, funghi in grado di parassitare esclusivamente strutture morte, ricche di materiale cheratinico (strato corneo, peli, unghie).

Sommario:

Introduzione
Diagnosi
Terapia


Trichophyton, Epidermophyton, e Microsporum sono i più coinvolti, ma la differenziazione clinica tra i vari dermatofiti è difficile. La trasmissione avviene, in genere, tra persona e persona o da animale a persona. Verosimilmente gli animali domestici non sono i soli responsabili.

Alcuni dermatofiti producono una infiammazione scarsa o nulla o una risposta immune; in molti casi il microrganismo persiste, causando esacerbazioni e remissioni intermittenti, con guarigione centrale ed estensione periferica. In altri casi, l段nfezione acuta causa l段mprovvisa comparsa di vescicole e bolle in sede plantare, oppure forma nello scalpo lagune infiammate (Kerion), dovute a un段ntensa reazione immunologica verso il micete; solitamente, l段nfezione è seguita da remissione o da guarigione.

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Diagnosi

La diagnosi viene espressa clinicamente a seconda della sede affetta ed è confermata dall弾same microscopico diretto delle squame immerse in una soluzione di idrossido di potassio e dall弾same colturale che permette l段solamento del micete patogeno nel materiale prelevato(v. anche Indagini diagnostiche Speciali nel Cap. 109).

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Terapia

La maggior parte delle infezioni cutanee risponde molto bene ai preparati topici antimicotici, come gli imidazolici (miconazolo, clotrimazolo, econazolo, chetoconazolo), il ciclopirox, la naftifina o la terbinafina. I casi resistenti, o quelli con coinvolgimento diffuso, richiedono l置tilizzo di una terapia sistemica.

I farmaci sistemici più innovativi comprendono itraconazolo e fluconazolo, triazolici orali e terbinafina, allilamina di seconda generazione. Questi farmaci sembrano essere più sicuri e più efficaci del chetoconazolo (v. anche Principi di terapia generale nel Cap. 158), un derivato imidazolico orale ad ampio spettro che sia efficace nelle infezioni da dermatofiti, sebbene l弛ccasionale tossicità epatica (grave o anche fatale) ne limiti l置tilizzo. L段traconazolo interagisce con molti farmaci comunemente prescritti. La terbinafina ritarda lo svuotamento gastrico e gli effetti collaterali GI si manifestano nel 3-5% dei pazienti. Un誕lterazione del gusto compare meno frequentemente e gli effetti collaterali epatici ed ematologici sono rari. Comunque, la funzionalità epatica deve essere valutata all段nizio del trattamento e quindi monitorata periodicamente. I nuovi antimicotici sono più efficaci della griseofulvina nelle dermatofitosi, tranne forse nella tinea capitis.

Fino a poco tempo fa, la griseofulvina era il farmaco sistemico antimicotico di più ampio utilizzo, ma il suo uso come farmaco di prima scelta nel trattamento delle dermatomicosi sta diminuendo a causa dei nuovi farmaci disponibili. Negli adulti si preferisce la forma micronizzata di griseofulvina (250 mg PO bid o qid) meglio se somministrata durante un pasto ad alto contenuto lipidico. La forma ultra-micronizzata di griseofulvina viene meglio assorbita e va somministrata in dose singola o frazionata per un totale di 250-330 mg PO nella tinea corporis, cruris o capitis e di 500-660 mg PO nella tinea pedis. Il farmaco può essere spesso causa di cefalea e occasionalmente di disturbi GI, fotosensibilità, eruzioni cutanee o leucopenia. Inoltre, è stato riportato edema angioneurotico. Sono state segnalate vertigini e raramente esacerbazioni di lupus eritematoso o riduzioni transitorie dell置dito. Gli imidazoli topici associati alla griseofulvina orale aumentano le percentuali di guarigione.

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