10. AFFEZIONI DERMATOLOGICHE
119. REAZIONI ALLA LUCE SOLARE
Sommario:
Introduzione
Esposizione solare
Fisiopatologia
La cute può rispondere all’eccessiva esposizione solare in molti modi: ustioni, alterazioni croniche (dermatoeliosi) o fotosensibilità.
Esposizione solare
Sebbene il sole emetta un’ampia gamma di raggi ultravioletti (UV) ed elettromagnetici (cioè, UVA, da 320 a 400 nm; UVB, da 280 a 320 nm; UVC, da 10 a 280 nm), solamente gli UVA e gli UVB raggiungono la superficie terrestre. Le caratteristiche e la quantità di queste radiazioni variano enormemente con le stagioni e con il modificarsi delle condizioni atmosferiche. L’esposizione cutanea alla luce solare dipende da molteplici fattori, p. es., indumenti, abitudini di vita, lavoro e condizioni geografiche, come altitudine e latitudine.
I raggi che provocano le ustioni(< 320 nm) vengono filtrati dal vetro (p. es., le finestre) e in gran parte dal fumo e dallo smog. La maggior parte dei raggi che provocano ustioni riesce a penetrare piccole nuvole, nebbia o 30 cm di acqua limpida, causando gravi reazioni cutanee in molte persone, che spesso non si accorgono di ciò che sta accadendo. La neve, la sabbia e il cielo limpido, riflettendo i raggi solari, ne potenziano l’intensità. L’ozono della stratosfera, che filtra i raggi UV con corte lunghezze d’onda, si è esaurito a causa dei clorofluorocarboni creati dall’uomo (p. es., nei congelatori e negli aerosol). Una diminuzione del livello di ozono, quindi, determina un aumento involontario all’esposizione ai raggi UVA e UVB.
Fisiopatologia
Le lampade abbronzanti utilizzano la luce artificiale, composta in prevalenza dai raggi UVA più che dagli UVB; vanno comunque supposti alcuni effetti deleteri a lungo termine. Anche le fonti di luce contenenti solo UVA danneggiano la cute.
Dopo l’esposizione alla luce solare, l’epidermide si ispessisce e i melanociti producono una maggiore quantità di melanina, fornendo in questo modo una protezione naturale per la successiva esposizione. Inoltre, si producono alterazioni funzionali delle cellule epidermiche di Langerhans, importanti dal punto di vista immunologico.
Gli individui differiscono molto nella reazione alla luce solare. La pigmentazione non si verifica nella cute degli albini a causa di un difetto nel metabolismo melaninico, né nelle aree vitiligoidee per la totale assenza di melanociti. La razza nera e le altre non bianche risultano meno sensibili all’esposizione solare degli individui con carnagione chiara, ma non sono immuni agli effetti nocivi del sole e possono ustionarsi in seguito a un’esposizione prolungata. Gli individui con capelli biondi o ramati risultano essere particolarmente sensibili. Tra l’altro, si verifica un’irregolare deposito di melanina negli individui con capelli chiari e con lentiggini.
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