10. AFFEZIONI DERMATOLOGICHE

123. DISTURBI DELLA PIGMENTAZIONE

IPOPIGMENTAZIONE

Riduzione congenita o acquisita della sintesi della melanina.

I tre tipi principali di ipopigmentazione sono la vitiligine, l’albinismo e l’ipopigmentazione postinfiammatoria.

La vitiligine colpisce l’1-2% della popolazione e la causa è sconosciuta; sebbene sia acquisita, ha a volte carattere familiare (autosomico dominante, con penetranza incompleta ed espressione variabile). Può seguire a un insolito trauma fisico, in special modo del capo. L’associazione fra vitiligine e morbo di Addison, anemia perniciosa, diabete mellito, distiroidismi e la presenza nel siero di alti titoli di anticorpi antitireoglobulina, anti-cellule parietali gastriche e contro le strutture adrenocorticali, hanno portato a formulare un’ipotesi di origine autoimmune e neurochimica. Alcuni pazienti, affetti da questa patologia, presentano anticorpi antimelanina.

La vitiligine è caratterizzata da aree ben delimitate e acromiche del tutto prive di melanociti, spesso simmetriche. La depigmentazione può coinvolgere uno o due chiazze o coprire la quasi totalità della superficie cutanea. I capelli nelle aree di vitiligine sono generalmente bianchi. Le lesioni cutanee si evidenziano alla luce di Wood. Le lesioni sono inclini all’ustione, quindi necessitano l’uso di indumenti protettivi, l’abolizione di esposizione solare e ripetute applicazioni di creme con fattore di protezione solare (FPS) di ³  15.

La terapia è a scopo estetico. I corticosteroidi topici possono essere di giovamento solo in alcuni casi, come pure sono stati usati psoralenici orali e topici con gli ultravioletti A (PUVA), ma il trattamento è prolungato e i risultati sono variabili. La chellina, un furanocromo, può essere usata in combinazione con la PUVA, e comunque, sono necessari 100-200 trattamenti per raggiungere un risultato soddisfacente. La meladinina, un estratto della placenta umana, ha avuto svariati successi in India e nell’Estremo Oriente. I cosmetici coprenti sono, per la maggior parte dei pazienti, molto più soddisfacenti quando la guarigione è dubbia. Le piccole lesioni possono essere camuffate con creme cosmetiche o soluzioni autoabbronzanti, che non vengono rimosse a contatto con gli indumenti e che durano diversi giorni.

L’albinismo è una malattia ereditaria autosomica recessiva alquanto rara, consistente in una impossibilità da parte dei melanociti a sintetizzare melanina. Ne esistono varie forme. Nell’albinismo tirosinasi-negativo i capelli e i peli sono bianchi, la cute pallida e l’iride rosa; sono frequenti nistagmo e difetti di rifrazione. Gli albini vanno facilmente incontro a ustioni da sole, sviluppando spesso neoplasie cutanee (v. Cap. 126). Pertanto devono evitare l’esposizione ai raggi solari, usare occhiali da sole e creme fotoprotettive con un FPS ³  15 durante il giorno.

L’ipopigmentazione postinfiammatoria insorge spesso in seguito alla guarigione di patologie infiammatorie (in special modo dermatosi bollose), ustioni e infezioni cutanee e appare anche su cicatrici e atrofie cutanee. Sebbene la pigmentazione sia ridotta, la cute non è mai bianco-avorio come nella vitiligine e inoltre c’è una tendenza alla risoluzione spontanea. I cosmetici coprenti risultano molto soddisfacenti.

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