10. AFFEZIONI DERMATOLOGICHE

126. TUMORI MALIGNI

CARCINOMA SQUAMOCELLULARE

Tumore cutaneo che deriva dalle cellule dello strato malpighiano, localizzato solitamente nelle zone fotoesposte.

Il carcinoma squamocellulare (il secondo tipo più comune di neoplasia cutanea) può insorgere su cute normale, su aree di preesistente cheratosi attinica, di leucoplachia o su cicatrici da ustioni. L’incidenza negli USA è tra 80000 e 100000 casi clinici annui.

Le manifestazioni cliniche sono estremamente varie. Il tumore può esordire come papula o placca eritematosa, coperta da squame o croste. Può evolvere in lesione nodulare, a volte con superficie verrucosa. Talvolta, la massa della lesione si localizza sotto la cute circostante. In alcuni casi si ulcera e invade i tessuti sottostanti. La percentuale di carcinomi squamocellulari, su cute fotoesposta, che metastatizzano è discretamente bassa. Comunque, circa 1/3 delle neoplasie della lingua o della mucosa metastatizzano prima che se ne faccia diagnosi. La diagnosi differenziale va fatta con molte lesioni benigne e maligne, tra cui il basalioma, il cheratoacantoma, la cheratosi attinica, la verruca volgare e la cheratosi seborroica. La biopsia è indispensabile. Generalmente, la prognosi per le piccole lesioni rimosse precocemente e adeguatamente è eccellente. Il trattamento è uguale a quello del basalioma (v. sopra), ma la terapia e il follow-up vanno monitorizzati con cura dato il maggior rischio di metastasi. I carcinomi squamocellulari delle labbra e delle altre giunzioni mucocutanee vanno escissi chirurgicamente, anche se a volte, la guarigione si rivela difficoltosa. Le recidive, come nei carcinomi basocellulari, vanno trattate con la chirurgia di Mohs.

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