11. EMATOLOGIA E ONCOLOGIA

129. MEDICINA TRASFUSIONALE

TEST PRETRASFUSIONALI

Sommario:

Introduzione
TEST DI COMPATIBILITÀ
TEST ABBREVIATI


Il donatore di sangue viene testato per determinare la sua idoneità alla trasfusione e la compatibilità con il ricevente. I test comprendono la determinazione del gruppo ABO e Rh(D), lo screening per gli anticorpi e i test per la presenza di marker di malattie infettive e che comprendono la sifilide, l’antigene di superficie per l’epatite B, l’ALT, l’antigene HIV-1 p24 e gli anticorpi contro il core dell’epatite B, i virus linfotropi per i linfociti T (HTLV-I e HTLV-II), il virus dell’epatite C, così come l’HIV-1 e l’HIV-2 (v. anche trasmissione di malattie virali, più avanti).

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TEST DI COMPATIBILITÀ

La caratterizzazione ABO del sangue del donatore e del ricevente è eseguita per prevenire la trasfusione di GR incompatibili (v. Fig. 129-1 e Tab. 129-2). Di regola, il sangue per la trasfusione deve essere dello stesso tipo ABO del ricevente. Nelle situazioni urgenti o quando il corretto tipo ABO è in dubbio, GR di tipo O (non sangue intero, v. Reazione acuta emolitica trasfusionale, oltre) possono essere usati per pazienti di qualsiasi gruppo ABO.

La determinazione del fattore Rh determina la presenza (Rh-positivo) o meno (Rh-negativo) del fattore Rh0 (D) sui GR. I pazienti Rh-negativi devono ricevere sempre sangue Rh negativo a esclusione delle situazioni di emergenza, in cui il paziente corre pericolo di vita e non si dispone di sangue Rh-negativo. I pazienti Rh-positivi possono ricevere sangue Rh positivo o negativo. Occasionalmente, GR di alcune persone Rh-positive reagiscono più debolmente alla determinazione Rh standard (D debole o Du, positivo), ma queste persone sono ancora considerate Rh-positive.

Lo screening per gli anticorpi irregolari contro i GR è eseguito sistematicamente su campioni pretrasfusionali del potenziale ricevente e in periodo prenatale su campioni materni. Gli anticorpi irregolari sono specifici per gli antigeni eritrocitari diversi dal sistema ABO, p. es., Rh0 (D), Kell (K) o Duffy (Fya). La scoperta precoce è importante poiché questi anticorpi possono causare l’insorgenza della malattia emolitica del neonato (MEN, v. anche il Cap. 260) e gravi reazioni trasfusionali; essi possono complicare e ostacolare inoltre le prove crociate, ritardando così il reperimento di sangue compatibile.

Il test antiglobulinico indiretto (il test di Coombs indiretto) è il metodo usato per lo screening di anticorpi irregolari anti GR. I GR del test sono aggiunti al siero del paziente, incubati, lavati, testati con globulina antiumana e osservati al fine di rilevare agglutinazione. Questo esame può essere positivo in presenza di un anticorpo di gruppo sanguigno irregolare o quando l’anticorpo libero (non legato ai GR) è presente nelle anemie emolitiche autoimmuni (v. Cap. 127). Una volta che un anticorpo è stato rivelato, viene determinata la sua specificità. La conoscenza della specificità dell’anticorpo aiuta a determinare il significato clinico, a scegliere il sangue compatibile e a trattare la MEN.

Il test dell’antiglobulina (o test di Coombs diretto) rivela la presenza di anticorpi adesi alla membrana cellulare dei GR del paziente I GR lavati vengono trattati con globina antiumana e osservati per l’agglutinazione Non si effettua incubazione in vitro con siero. Un test positivo, se correlato con i reperti clinici, suggerisce un’anemia emolitica autoimmune o una MEN.

La titolazione anticorpale è eseguita quando un anticorpo irregolare anti-GR clinicamente significativo è identificato nel siero di una donna in gravidanza o in un paziente con anemia emolitica da crio-autoanticorpo. Sebbene il titolo anticorpale materno in realtà correli poco con la gravità della malattia emolitica nel feto incompatibile, è tuttavia usato spesso come parte dell’algoritmo di trattamento della MEN.

L’aggiunta di un cross-match alla determinazione di gruppo ABO/Rh e lo screening degli anticorpi aumenta la rivelazione di incompatibilità solo dello 0,01%. In un ricevente con un anticorpo clinicamente significativo anti-GR, le unità di GR negative per il corrispondente antigene sono selezionate e ulteriormente testate per la compatibilità con un cross-match antiglobulinico utilizzando il siero del ricevente, i GR del donatore e globulina antiumana. Nei riceventi senza anticorpi anti-GR clinicamente significativi, un immediato spin cross-match, che omette la fase con antiglobulina, conferma la compatibilità ABO.

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TEST ABBREVIATI

La trasfusione urgente può precludere un approfondito esame di compatibilità. Quando il tempo lo permette (occorrono circa 10 min), può essere fornita la determinazione specifica di gruppo ABO/Rh. In circostanze più urgenti, GR di gruppo O sono trasfusi se il tipo ABO è incerto, mentre sangue Rh-negativo si trasfonde se il gruppo Rh è incerto. La procedura "type and screen" può essere richiesta in circostanze in cui non è richiesta verosimilmente una trasfusione, come nella chirurgia elettiva. Si procede alla determinazione del gruppo sanguigno ABO/Rh e alla ricerca degli anticorpi. Se questa seconda determinazione risulta negativa e il paziente necessita di sangue, si può procedere alla trasfusione dei GR ABO/Rh specifici senza la fase delle prove crociate; se è presente un anticorpo irregolare, è necessario selezionare il sangue ed eseguire le prove crociate appropriate.

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