11. EMATOLOGIA E ONCOLOGIA

141. DISORDINI DELLA MILZA

(v. anche Sindromi da deficit splenico nel Cap. 147)

ROTTURA DELLA MILZA

Cause maggiori di rottura della milza sono (1) il trauma fisico, specialmente con incidenti automobilistici o con sport in cui c’è contatto fisico e (2) più raramente, come complicanza spontanea di rapidi ingrandimenti splenici nella malattia virale fulminante di Epstein-Barr (mononucleosi o pseudolinfoma post-trapianto mediato da virus di Epstein-Barr).). In quest’ultimo, una milza fragile e acutamente megalica può rompersi per opera di un medico bene intenzionato o di uno studente che eserciti una vigorosa palpazione. La rottura della capsula splenica con una marcata emorragia in addome è di solito clinicamente ovvia dopo un trauma fisico; è confermata da una radiografia semplice dell’addome (perdita dell’ombra dello psoas sinistro) e della plessia peritoneale, che dimostra sangue libero. Un danno più sottile, come può essere causato da una vigorosa palpazione, può determinare un’emorragia intrasplenica confinata. In analogia agli ematomi subdurali, gli ematomi intrasplenici possono ingrandirsi gradualmente nello spazio di settimane o mesi tramite un rigonfiamento osmotico che accompagna la rottura dell’emoglobina in frazioni molecolari più piccole. Questo più lento ingrandimento splenico produce sintomi di dolore e pienezza del quadrante superiore e deve condurre a una diagnosi TC-guidata. Alla splenectomia, il tessuto splenico si trova sostituito da una grande cisti color cioccolata, contenente metemoglobina e altri prodotti del catabolismo ematico.

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