13. MALATTIE INFETTIVE

155. ASCESSI

ASCESSI PROSTATICI

Gli ascessi prostatici si sviluppano come complicanze di prostatite acuta, uretrite ed epididimite. Di solito sono i bacilli gram-aerobici che causano l’infezione e, più di rado, lo Staphylococcus aureus. Il paziente, in genere, di età compresa tra 40 a 60 anni, presenta pollachiuria, disuria e ritenzione urinaria. Sintomi meno frequenti sono: dolore perineale, evidenza di un’epididimite acuta, ematuria e secrezione uretrale purulenta. La febbre è presente solo in una minoranza dei casi. L’esplorazione rettale può dimostrare dolorabilità prostatica e fluttuabilità; ma spesso l’ingrossamento prostatico è il solo reperto di anormalità, perché talvolta la ghiandola appare addirittura normale.

La leucocitosi è reperto comune. La leucocitosi è frequente, e anche se piuria e batteriuria siano anch’esse frequenti, l’urina può essere normale. Le emocolture danno un risultato positivo soltanto in pochi pazienti.

IVU prolungate e ricorrenti, malgrado la terapia antibiotica, dolore perineale persistente indicano la presenza di un ascesso prostatico. Molti di questi ascessi, tuttavia, vengono scoperti casualmente durante interventi chirurgici sulla prostata o durante procedimenti endoscopici; la protrusione di un lobo laterale nell’uretra prostatica e/o la rottura durante i procedimenti strumentali possono rivelare l’ascesso. L’ecografia prostatica può essere di ausilio. La terapia comporta il drenaggio per evacuazione transuretrale o per incisione perineale accompagnato da antibiotici appropriati.

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