L’infezione può rimanere silente per anni; può essere asintomatica o può presentarsi in varie forme.
La forma più comune è caratterizzata da un’infezione polmonare acuta. Essa va da una forma di polmonite benigna fino a una forma necrotizzante grave. L’esordio può essere improvviso o graduale, con cefalea, anoressia, dolore toracico o pleuritico sordo e mialgia generalizzata. La febbre è di solito > 39°C. Tosse, tachipnea e rantoli sono caratteristici; l’escreato può essere striato di sangue. La rx del torace mostra abitualmente un consolidamento del lobo superiore, con cavitazioni frequenti e simili a quelle della TBC. Possono anche essere presenti lesioni nodulari, cisti a pareti sottili e versamento pleurico. La conta dei GB va da un reperto normale fino a 20000/ml.
L’infezione setticemica disseminata inizia in maniera improvvisa con shock settico e interessamento di più organi con disorientamento, estrema dispnea, grave cefalea, faringite, colica addominale alta, diarrea e lesioni cutanee pustolose. Sono anche presenti febbre alta, ipotensione, tachipnea, un intenso colorito eritematoso e cianosi. La dolorabilità muscolare può essere spiccata. Sono talvolta presenti segni di artrite o di meningite. I segni polmonari possono essere assenti o possono includere rantoli, ronchi e sfregamenti pleurici. La rx del torace mostra spesso addensamenti nodulari irregolari (4-10 mm). Il fegato e la milza possono essere palpabili. I test di funzionalità epatica, AST e bilirubina, sono spesso anormali. La conta dei GB è normale o lievemente aumentata.
Quando la batteriemia coinvolge un singolo organo si verifica un’infezione setticemica non disseminata, generalmente non associata a shock.
L’infezione localizzata (infezione suppurativa cronica) causa ascessi secondari su cute, linfonodi o in qualsiasi altro organo. Un reperto relativamente comune è l’osteomielite. I pazienti possono essere apiretici. Una forma suppurativa acuta è rara.
Nella diagnosi sono di supporto la coltura della B. pseudomallei (che cresce su terreni tradizionali in 48-72 h) e le determinazioni di emoagglutinazione, di agglutinazione e di fissazione del complemento su campioni di siero ottenuti in fase acuta e in fase di convalescenza.
La mortalità è < 10%, tranne che nella melioidosi setticemica acuta. L’infezione asintomatica non richiede terapia. Ai pazienti con malattia lieve si somministra TMP/SMX, 8 mg/kg/die di TMP e 40 mg/kg/die (p. es., 2 compresse, ciascuna contenente 80 mg di TMP e 400 mg di SMX PO qid in un adulto di 70 kg di peso) per un minimo di 30 giorni. Ai pazienti con malattia di modica gravità si somministrerà ceftazidime 30 mg/kg q 6 h EV per 14 giorni, poi TMP/SMX da solo per 30-120 giorni. L’amoxicillina/clavulanato 160 mg/kg/die EV in 6 dosi frazionate q 4 h (negli USA non è disponibile la formulazione EV mentre lo è in Italia-ndt) è efficace, ma le percentuali di fallimento sono maggiori rispetto al ceftazidime. L’infezione disseminata setticemica viene trattata con ceftazidime come sopra, riducendo il dosaggio con il miglioramento clinico e assumendo poi il TMP/SMX, che verrà impiegato come prescritto per i pazienti con malattia lieve, ma per 30-120 giorni.