13. MALATTIE INFETTIVE

164. MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE (STD)

(V. anche Cap. 163.)

L’incidenza delle malattie a trasmissione sessuale (Sexually Transmitted Disease, STD), che sono tra le più comuni malattie trasmissibili del mondo, è andata costantemente aumentando dagli anni ‘50 agli anni ‘70 ma si è generalmente stabilizzata negli anni ‘80. L’incidenza di alcune malattie (p. es., la sifilide e la gonorrea) è diminuita negli USA dalla metà degli anni ‘80 alla metà degli anni ‘90. Malattie come l’uretrite aspecifica, le infezioni da trichomonas e da clamidia, le verruche e l’herpes genitale e anorettale (tutte trattate nel presente capitolo), la scabbia, la pediculosi pubica e il mollusco contagioso (v. Cap. 114 e 115) sono con ogni probabilità più frequenti delle cinque malattie veneree classiche, sifilide, gonorrea, ulcera molle o venerea, linfogranuloma venereo e granuloma inguinale. Tuttavia, dal momento che queste ultime vengono notificate con maggiore regolarità tassi affidabili per le altre non sono disponibili.

Nel 1995, l’incidenza di gonorrea nel mondo è stata stimata > 250 milioni di casi (negli USA, circa 400000 casi); per la sifilide, 50 milioni di casi nel mondo (negli USA, circa 70000, compresi circa 16000 casi di forme primarie e secondarie e 1500 casi di sifilide congenita). L’infezione da clamidia sessualmente trasmessa conta ora negli USA 1-2 milione di casi notificati, ma viene stimato che venga notificato solo il 10-20% di tutti i casi. Altre infezioni vengono trasmesse per via sessuale; anche se possono seguire altre vie, tra queste ricordiamo: salmonellosi, giardiasi, amebiasi, shigellosi, campylobatteriosi, infezioni da citomegalovirus, nonché epatite A e B. Esiste una forte associazione tra cancro del collo dell’utero (v. Cap. 241) e il papillomavirus trasmesso sessualmente. Dal 1978, il HIV si è diffuso rapidamente tra varie popolazioni (V. Cap. 163).

L’incidenza delle STD rimane alta nella maggior parte del mondo nonostante i miglioramenti diagnostici e terapeutici che possono rapidamente ottenere la fine della contagiosità dei pazienti nel caso di molte STD e permettono la guarigione nella maggior parte dei casi. In molti contesti culturali il cambiamento delle abitudini sessuali e l’uso di contraccettivi orali hanno allentato le restrizioni sessuali tradizionali, specialmente nelle donne, mentre sia i medici che i pazienti hanno difficoltà a parlare apertamente di argomenti attinenti alla sfera sessuale. I finanziamenti per i programmi di controllo delle STD sono ovunque inadeguati. A ciò si aggiunge che la disseminazione di batteri antibiotico-resistenti (p. es., gonococchi resistenti alla penicillina) in tutto il mondo, riflette un cattivo utilizzo degli antibiotici nonché la diffusione di cloni resistenti da parte di popolazioni mobili. L’effetto dei viaggi è drammaticamente illustrato dalla rapida diffusione del virus della AIDS (HIV-1) dall’Africa all’Europa e alle Americhe alla fine degli anni ‘70.

Il controllo delle STD dipende dalla disponibilità di buone strutture per la diagnosi e la terapia, dalla possibilità di identificare e di curare i soggetti che abbiano avuto contatti sessuali con i pazienti, dal controllo nel tempo dei soggetti sottoposti a terapia per accertarsi della loro guarigione, dall’educazione degli operatori sanitari e della popolazione generale, dai suggerimenti forniti ai pazienti in merito a comportamenti sessuali responsabili. Nonostante i vari decenni di sforzi, vaccini efficaci per le MST non sono ottenibili al di fuori degli studi clinici.

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