13. MALATTIE INFETTIVE

164. MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE (STD)

(V. anche Cap. 163.)

TRICOMONIASI

Infezione della vagina o del tratto genitale maschile da Trichomonas vaginalis.

Sommario:

Eziologia
Sintomi e segni
Diagnosi
Terapia


Eziologia

Il Trichomonas vaginalis è un protozoo flagellato rinvenuto nel tratto GU di ambo i sessi. Il microrganismo possiede di solito una forma a pera, con dimensioni medie di 7-10 mm, ma talvolta può essere lungo anche 25 mm. Presenta quattro flagelli anteriori e un quinto flagello inserito in una membrana ondulante. Questo microrganismo che è più frequente nelle donne, infettandone il 20% in età fertile, provoca vaginite, uretrite e talvolta cistite. Il T. vaginalis negli uomini è più difficile da identificare; provoca probabilmente prostatite e cistite e in alcune zone può essere responsabile del 5-10% di tutti i casi di uretrite maschile. Spesso gli uomini infettati asintomatici possono infettare i loro partner sessuali. L’infezione può coesistere con la gonorrea e altre STD.

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Sintomi e segni

Nelle donne l’esordio è accompagnato tipicamente da un’abbondante secrezione vaginale schiumosa giallo-verdastra associata a irritazione e indolenzimento di vulva, perineo e cosce, cui si accompagnano dispareunia e disuria. Alcune donne hanno soltanto una secrezione moderata e possono essere portatrici asintomatiche per lungo tempo, anche se possono sviluppare i sintomi dell’infezione in qualsiasi momento. Nei casi gravi vulva e perineo possono essere infiammati, con edema delle grandi e piccole labbra. Le pareti vaginali e la superficie del collo uterino possono mostrare macchie rosse punteggiate a fragola, ma spesso risultano normali o possono presentare piccole quantità di secrezione nei fornici vaginali.

Gli uomini sono generalmente asintomatici; tuttavia essi possono presentare una secrezione uretrale transitoria, schiumosa o purulenta, con disuria e pollachiuria limitata spesso al primo mattino. Altri presentano lieve irritazione uretrale e, talvolta, meato uretrale con secrezione umida; fastidio al perineo o in regioni pelviche più profonde e, se non è stato circonciso, vi è una secrezione sottoprepuziale. Complicanze rare sono l’epididimite e la prostatite.

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Diagnosi

Nelle donne la diagnosi può essere di solito posta immediatamente con l’esame di un campione non colorato di secrezione vaginale prelevato dal fornice posteriore e osservato con un microscopio ottico normale. I movimenti a frusta dei flagelli e la spiccata motilità dei microrganismi a forma ovoide si notano con molta facilità. L’esame colturale è più sensibile dell’esame diretto. La tricomoniasi viene diagnosticata facilmente anche in uno striscio di Papanicolaou. Per escludere gonorrea, infezioni da clamidia e altre STD si dovranno eseguire i test del caso.

Negli uomini, se l’esame viene effettuato al mattino presto, prima che il paziente abbia urinato, si potrà notare una lieve secrezione mucoide e si potranno rinvenire sottili filamenti di muco al test delle urine con i 2 bicchieri. Le secrezioni uretrali maschili vanno osservate al microscopio in strato sottile per rilevare la presenza di tricomonadi e vanno usate per la semina in terreni di coltura. Pure utile può risultare l’osservazione del sedimento urinario dopo centrifugazione delle secrezioni prostatiche.

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Terapia

Il metronidazolo, 2 g PO in unica dose, cura fino al 95% delle donne al primo trattamento, se anche i partner sessuali vengono trattati simultaneamente. Poiché l’efficacia della terapia a dose unica nei maschi non è chiara, questi dovranno ricevere 500 mg dello stesso farmaco bid per 7 gg specialmente se una singola dose non si è dimostrata sufficiente. Si è manifestata resistenza clinica e microbiologica al metronidazolo e ciò può rendere necessario la somministrazione del farmaco ad alte dosi EV oppure terapia locale. Non vi sono farmaci alternativi. Il metronidazolo può causare leucopenia, reazioni all’alcol tipo disulfuram o superinfezioni da candida. È relativamente controindicato all’inizio della gravidanza, sebbene non sia pericoloso per il feto dopo il primo trimestre. Si dovranno sottoporre a esame e trattare tutti i partner sessuali.

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