14. MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO

169. FUNZIONI DEI LOBI CEREBRALI E PATOLOGIE CORRELATE

AFASIA

Difetto o perdita della funzione del linguaggio, in cui la comprensione o l’espressione delle parole (o del loro equivalente non verbale) è compromessa in seguito a traumi nella corteccia cerebrale o a degenerazione dei centri del linguaggio.

Sommario:

Introduzione
Prognosi e terapia

La funzione del linguaggio risiede in modo predominante nel lobo temporale postero-superiore, nel lobo parietale inferiore adiacente, nel lobo frontale inferolaterale e nelle connessioni profonde tra queste strutture, generalmente dell’emisfero sinistro, anche nei soggetti mancini. Le lesioni che interessano quest’area di forma pressoché triangolare (p. es., infarti, tumori, traumi, malattie degenerative), interferiscono su alcuni aspetti del linguaggio. La disartria (incapacità ad articolare adeguatamente le parole) è conseguenza della compromissione delle vie motorie e non dell’area corticale del linguaggio.

Le afasie recettive (sensoriali) causano una disfunzione nella comprensione delle parole e nel riconoscimento dei loro simboli fonetici, visivi o tattili. Un sottotipo è l’afasia di Wernicke: il paziente pronuncia fluentemente parole normali, includendo spesso fonemi privi di senso, ma non ne riconosce il significato o le relazioni. Il risultato risultante è un miscuglio di parole o insalata di parole. L’alessia consiste nell’incapacità di leggere le parole.

Una lesione della circonvoluzione frontale inferiore situata proprio davanti alla corteccia motoria che controlla i movimenti (area di Broca) causa un’afasia di espressione (o motoria), in cui le capacità di comprendere e di ragionare sono relativamente conservate, ma risulta compromessa la capacità di formare parole. In genere sono alterate la parola (disfasia) e la capacità di scrivere (disgrafia, agrafia) con tremenda frustrazione del paziente. L’anomia, l’incapacità di dare un nome agli oggetti (con conservata sintassi e grammatica), può avere origine recettiva o espressiva. La prosodia, ovvero l’insieme delle qualità del ritmo e dell’enfasi che servono ad aggiungere ulteriore significato al discorso, è di solito governata da entrambi gli emisferi cerebrali, ma talvolta dal solo emisfero non dominante.

Le lesioni dell’encefalo abbastanza estese da compromettere i centri del linguaggio raramente producono difetti selettivi; di conseguenza sarà raro il riscontro di un’afasia recettiva o di espressione isolata. Le grandi lesioni fronto-temporali causano un’afasia globale con gravi deficit sia della comprensione che dell’espressione verbale.

Sono disponibili test precisi per diagnosticare l’afasia (p. es., il Boston Diagnostic Aphasia Examination). Comunque, la valutazione clinica è in genere sufficiente. I discorsi non fluenti, le parole esitanti (afasia di Broca) depongono per la compromissione del lobo frontale. L’afasia di Wernicke indica l’alterazione della regione temporale postero-laterale sinistra e quella parietale-inferiore del linguaggio. L’anomia indica un’anomalia o degenerazione temporo-parietale posteriore. Un’afasia spontanea simile a quella di Wernicke, con capacità conservata di ripetere il linguaggio ascoltato, consegue a interruzioni delle vie di collegamento delle aree frontali e temporali del linguaggio.

Inizio Pagina

Prognosi e terapia

La guarigione dall’afasia dipende da vari fattori, compresi la dimensione e la sede della lesione, il grado di compromissione del linguaggio e, in misura minore, dall’età, dal livello culturale e dalle condizioni cliniche generali. I bambini < 8 anni di età riacquistano spesso la funzione fasica, dopo gravi lesioni di ognuno dei due emisferi. Dopo quest’età, la maggior parte delle guarigioni avviene entro i 3 mesi, ma il miglioramento procede, con un grado variabile, fino a un anno. Di regola, la comprensione migliora più della produzione del linguaggio. In circa il 15% della popolazione, l’emisfero destro è dominante per le funzioni manuali e la fasia. In queste persone, danni specifici a ognuno degli emisferi possono provocare afasia, ma quasi tutti guariscono rapidamente.

Il trattamento risulta controverso. I dati indicano che i pazienti trattati sistematicamente, da parte di logopedisti qualificati, migliorano di più rispetto ai pazienti affetti dagli stessi deficit, non sottoposti a trattamento. In generale, hanno un grado maggiore di miglioramento i pazienti sottoposti a trattamento precoce.

Inizio Pagina

-indietro- -ricerca- -indice sezione- -indice generale- -indice tabelle- -indice figure- -help-

Copyright © 2002 Merck Sharp & Dohme Italia S.p.A. Via G. Fabbroni, 6 - 00191 Roma - Tutti i diritti riservati.

Informativa sulla privacy