14. MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO

169. FUNZIONI DEI LOBI CEREBRALI E PATOLOGIE CORRELATE

AGNOSIA

Deficit neuropsicologico poco comune nel quale un oggetto non può essere identificato nonostante la capacità di distinguerne gli elementi tattili o visivi.

Risulta compromessa o perduta la memoria correlata alle caratteristiche tattili o visive dell’oggetto, precedentemente depositata nella corteccia associativa. Le persone colpite talvolta sono in grado di percepire la natura generale di un oggetto, ma non l’oggetto specifico. Un esempio è la prosopagnosia, l’incapacità di identificare i volti ben conosciuti, compresi gli amici intimi, nonostante si sia capaci di identificare le caratteristiche generali del viso.

L’anosognosia è una grave forma di agnosia; la persona dimentica del tutto che una parte lesionata del corpo sia mai esistita. La sindrome classica deriva dal danno grave del lobo parietale destro non dominante, che lascia il paziente confuso e inconsapevole di aver mai posseduto le parti dell’emisoma sinistro ora paralizzate e insensibili nonché l’ambiente attorno a esso.

I test clinici per l’agnosia comprendono quello di chiedere al paziente di riconoscere gli oggetti comuni che può vedere o sentire. L’agnosia grave può essere diagnosticata chiedendo al paziente affetto da emiplegia sinistra di identificare le parti paralizzate del proprio corpo, oppure gli oggetti localizzati nel suo campo visivo sinistro.

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