14. MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO

178. MALATTIE NEURO-OFTALMOLOGICHE E DEI NERVI CRANICI

(v. anche la trattazione delle patologie dell’8o nervo al Cap. 82: Diagnosi Differenziale tra Ipoacusia Cocleare e Retrococleare; delle malattie del nervo olfattivo in Anosmia al Cap. 86; delle malattie del nervo ottico al Cap. 101 e della valutazione dei nervi cranici, Cap. 165.)

MALATTIE DEI NERVI CRANICI

NEVRALGIA DEL GLOSSOFARINGEO

Rara sindrome caratterizzata da attacchi ricorrenti di dolore grave localizzato nella parte posteriore della faringe, nelle tonsille, nella parte dorsale della lingua e nell’orecchio medio.

Sommario:

Introduzione
Diagnosi e terapia

L’eziologia è sconosciuta e non si sono riscontrate alterazioni anatomo-patologiche (tranne che raramente, quando la sintomatologia sia dovuta a tumori dell’angolo ponto-cerebellare o del collo). Gli uomini sono colpiti più frequentemente delle donne; la malattia insorge di solito dopo i 40 anni.

Come per la nevralgia del trigemino, il dolore compare con crisi di breve durata; è intenso, lancinante e insorge spontaneamente, potendo scatenarsi con il movimento (p. es., masticare, deglutire, parlare o starnutire). Tale dolore, che dura da alcuni secondi a pochi minuti, inizia di solito della regione tonsillare o nella base della lingua e può irradiarsi all’orecchio omolaterale. Il dolore è strettamente unilaterale. Nell’1-2% dei pazienti si manifestano episodi sincopali causati da iper-attività del nervo vago, con arresto degli impulsi del nodo del seno. Gli attacchi possono essere alternati a lunghi periodi di benessere.

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Diagnosi e terapia

La distinzione tra una nevralgia del glossofaringeo e una nevralgia trigeminale della branca mandibolare si basa sulla localizzazione e sulla presenza di condizioni scatenanti il dolore, come la deglutizione, toccare le tonsille con un abbassalingua o sulla possibilità di eliminarlo temporaneamente con lidocaina applicata localmente nella gola (dopo di che il dolore non potrà essere evocato neanche con la stimolazione). Dovranno inoltre essere esclusi, mediante indagini radiologiche, tumori tonsillari, faringei, dell’angolo ponto-cerebellare e lesioni metastatiche del triangolo cervicale anteriore.

La carbamazepina rappresenta il farmaco di scelta. Qualora sia necessario, possono essere aggiunti fenitoina, baclofen, amitriptilina, alle stesse dosi adottate per la nevralgia del trigemino (v. sopra) o trazodone, da 150 a 400 mg/die, suddivisi in tre dosi. Se questi farmaci si dimostrano inefficaci, si potrà procedere alla cocainizzazione del faringe, che ha però un effetto temporaneo o alla terapia chirurgica. Se il dolore è limitato al faringe, si potrà sezionare il nervo nel tratto cervicale; se il dolore è diffuso, la sezione dovrà essere intracranica.

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