14. MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO

179. DISTURBI DEL MOVIMENTO

DISCINESIE

MIOCLONO

Breve, fulminea contrazione di un muscolo o di un gruppo di muscoli.

Il mioclono si può manifestare fisiologicamente al momento dell’addormentamento (mioclono notturno). Anche il comune singhiozzo è una forma di mioclono che interessa il diaframma (v. Cap. 21).

L’eziologia del mioclono patologico comprende disturbi metabolici (p. es., l’uremia), diverse malattie degenerative (p. es., il morbo di Alzheimer e l’epilessia mioclonica progressiva) e malattie da prioni o "virus lenti" (p. es., la malattia di Creutzfeldt-Jakob e la panencefalite sclerosante subacuta). Il mioclono può evidenziarsi in seguito a gravi traumi cranici chiusi, alterazioni ipossiche-ischemiche cerebrali e aumentare con i movimenti intenzionali; di qui il termine di mioclono di azione. Il mioclono palatale è una continua, ritmica contrazione dei muscoli posteriori della faringe secondaria a una lesione del circuito olivo-dentato-cerebellare.

Il trattamento deve iniziare con la correzione delle eventuali alterazioni metaboliche di base; spesso è efficace il clonazepam 0,5-2 mg PO tid. Il valproato può essere efficace e, raramente, gli altri anticomiziali. Molte forme di mioclono rispondono alla somministrazione del precursore della serotonina l-5-idrossitriptofano (l-5HTP), che deve essere assunto insieme all’inibitore della decarbossilasi carbidopa.

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