14. MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO

179. DISTURBI DEL MOVIMENTO

DISCINESIE

COREA E ATETOSI

La corea consiste in movimenti brevi, afinalistici e involontari della parte distale degli arti e del viso; questi movimenti possono essere concomitanti ad atti finalizzati o semi-finalizzati che hanno lo scopo di mascherare il movimento involontario. L’atetosi è rappresentata da movimenti contorti, spesso con posture alternanti degli arti prossimali, che si combinano variamente a formare un incessante fluire di movimenti.

(v. anche Corea di Sydenham al Cap. 271)

La corea e l’atetosi si possono presentare simultaneamente (coreoatetosi). La causa più importante di corea è la malattia di Huntington (v. oltre). Altre cause comprendono la tireotossicosi, le manifestazioni del LES sul SNC e l’effetto di alcuni farmaci (p. es., anti-psicotici). La corea e l’atetosi sono manifestazioni di iperattività dopaminergica nei gangli della base e rappresentano l’antitesi del morbo di Parkinson. Il ruolo del sistema colinergico e di altri sistemi, nella fisiopatologia delle discinesie, è meno chiaro che nel morbo di Parkinson.

La corea gravidica consiste in movimenti coreiformi che compaiono durante la gravidanza, spesso in pazienti con storia di febbre reumatica. La corea inizia di solito durante i primi tre mesi e si risolve spontaneamente dopo il parto. Un disturbo simile può manifestarsi raramente nelle donne che usano contraccettivi orali. A causa della potenziale pericolosità per il feto degli altri farmaci, il trattamento viene attuato mediante sedazione con barbiturici.

L’emiballismo si manifesta con movimenti prossimali violenti e impetuosi, limitati a un lato del corpo, che colpiscono più frequentemente le braccia che le gambe. È causato da una lesione, spesso un infarto, del nucleo sub-talamico del Luys controlaterale. La diagnosi differenziale è con l’emicorea acuta, causata in genere da un tumore o da un infarto del nucleo caudato e con l’epilessia focale. Sebbene invalidante, l’emiballismo è in genere autolimitato, durando in media 6-8 settimane. Spesso è efficace il trattamento con antipsicotici.

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