14. MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO

184. PATOLOGIE MUSCOLARI

PATOLOGIE DEI CANALI IONICI

Patologie neuromuscolari con disturbi funzionali legati a difetti del sistema di conduzione di membrana, conseguenti a mutazioni interessanti i canali ionici.

DISTURBI MIOTONICI

Gruppo di alterazioni caratterizzate da anomala lentezza di rilasciamento, dopo contrazione muscolare volontaria, causata da anomalia della membrana muscolare.

La distrofia muscolare miotonica (malattia di Steinert) è una patologia autosomica dominante multisistemica caratterizzata da ipostenia muscolare distrofica e da miotonia. Il difetto molecolare è rappresentata da un’espansione trinucleotidica (CTG) ripetuta nella regione non tradotta 3´ del gene della miotonina-protein chinasi sul cromosoma 19q. I sintomi insorgono a qualsiasi età e il grado di gravità è variabile. La miotonia è evidente nei muscoli delle mani; la ptosi è frequente anche nelle forme lievi. I casi più gravi mostrano una marcata perdita di forza soprattutto dei muscoli distali con un’alta incidenza di cataratta, atrofia testicolare, calvizie precoce, alterazioni nella conduzione del muscolo cardiaco, un volto caratteristico e anomalie endocrine, cioè diabete mellito. Di frequente si presenta il ritardo mentale. Le persone colpite in modo grave muoiono entro il 5o decennio.

La miotonia congenita (malattia di Thomsen) è una rara forma di miotonia autosomica dominante che solitamente inizia in età infantile. In diverse famiglie, l’alterazione è stata legata alla regione del cromosoma 7 contenente un gene per un canale muscolare per il cloro. La miotonia produce i sintomi maggiormente invalidanti a livello delle mani, delle gambe e delle palpebre. La sintomatologia migliora con l’esercizio fisico. La perdita di forza è di solito minima. I muscoli possono ipertrofizzarsi. La diagnosi si basa in genere sul caratteristico aspetto fisico del paziente, sulla sua impossibilità a rilasciare la stretta rapidamente dopo aver aperto e chiuso la mano e sulla contrazione muscolare sostenuta dopo la percussione diretta del muscolo. La miotonia provoca un tipico rumore di aereo in picchiata all’elettromiografia; è importante lo studio della familiarità.

Nella miotonia congenita la terapia orale con fenitoina 5 mg/kg/die o con chinino solfato 300-600 mg bid o tid o con procainamide a dosi inizialmente contenute e aumentate sino a raggiungere i 4-6 g/die può diminuire la rigidità e le contratture muscolari. Nella distrofia miotonica, la miotonia raramente necessita di trattamento; la chinina o il procainamide possono peggiorare i difetti di conduzione cardiaca. Il deficit di forza non risponde alla terapia, ma gli esercizi attivi e passivi possono risultare utili. La nifedipina è utile nel trattamento della miotonia resistente agli altri farmaci.

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