15. DISTURBI PSICHIATRICI

187. DISTURBI D'ANSIA

DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATA

Ansia e preoccupazione eccessive, pressoché quotidiane per  6 mesi, nei confronti di numerose attività o eventi.

Sommario:

Introduzione
Sintomi e segni
Terapia


Il disturbo da ansia generalizzata è frequente, poiché interessa dal 3 al 5% della popolazione in un anno. Le donne hanno una probabilità due volte maggiore degli uomini di esserne colpite. Questo disturbo spesso esordisce nell’infanzia o nell’adolescenza, ma può esordire a qualsiasi età.

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Sintomi e segni

L’ansia e la preoccupazione sono così marcate da divenire difficilmente controllabili. La gravità, la frequenza o la durata della preoccupazione sono molto esagerate rispetto a quanto richiederebbe la situazione se si verificasse. Il fulcro delle preoccupazioni non è circoscritto, come in altri disturbi psichiatrici (p. es., preoccupazione di poter avere un attacco di panico, di provare imbarazzo in pubblico, o di essere contaminato). Le preoccupazioni più comuni comprendono le responsabilità lavorative, il denaro, la salute, la sicurezza, le riparazioni della macchina e le faccende domestiche. Un soggetto con questo disturbo deve inoltre avere tre o più dei sintomi seguenti: irrequietezza, faticabilità insolita, difficoltà di concentrazione, irritabilità, tensione muscolare e disturbi del sonno. Il decorso è di solito fluttuante e cronico, con peggioramenti sotto stress.

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Terapia

Le benzodiazepine (v. Tab. 187-2), a dosi da basse a moderate, sono spesso efficaci, sebbene un uso prolungato possa causare dipendenza fisica. Di conseguenza e se occorre, la benzodiazepina va quindi ridotta lentamente e non sospesa bruscamente. I benefici che si ottengono di solito compensano qualsiasi lieve effetto collaterale, così come la possibilità di una dipendenza farmacologica.

Anche il buspirone è efficace per alcuni pazienti, sebbene i suoi effetti abbiano inizio dopo almeno 2 sett., laddove le benzodiazepine fanno effetto in pochi minuti. Il buspirone non produce dipendenza. Anche alcuni antidepressivi sono efficaci.

I benefici della terapia comportamentale sono limitati, perché è difficile specificare i fattori scatenanti ansia ai quali il soggetto può venire esposto. Il rilassamento e il biofeedback possono essere di qualche aiuto, sebbene gli studi che ne hanno documentato l’efficacia siano scarsi. La psicoterapia orientata all’insight non è stata studiata sistematicamente in questo disturbo.

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