15. DISTURBI PSICHIATRICI

188. DISTURBI DISSOCIATIVI

DISTURBO DI DEPERSONALIZZAZIONE

Sensazioni persistenti o ricorrenti di essere distaccati dal proprio corpo o dai propri processi mentali, di solito con la sensazione di osservare dall’esterno la propria esistenza.

Sommario:

Introduzione
Sintomi e diagnosi
Prognosi e terapia


La depersonalizzazione è il terzo sintomo psichiatrico più frequente, e si verifica spesso nel corso di una situazione di rischio potenzialmente letale, come incidenti, aggressioni, malattie e lesioni gravi; può verificarsi come sintomo in molti altri disturbi psichiatrici e nei disturbi convulsivi. Come disturbo a sé stante, la depersonalizzazione non è stata studiata approfonditamente e l’incidenza e l’eziologia sono sconosciute.

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Sintomi e diagnosi

I pazienti hanno una percezione distorta di loro stessi, del proprio corpo e della propria vita, che li fa sentire a disagio. Il soggetto può sentirsi come un automa o come in un sogno. Spesso i sintomi sono transitori e si manifestano insieme all’ansia, al panico o a sintomi fobici. Tuttavia, i sintomi possono essere cronici e perdurare o recidivare per molti anni. I pazienti spesso descrivono con grande difficoltà i loro sintomi e possono temere o credere che i sintomi significhino che stanno impazzendo. Il paziente spesso si sente irreale e può sentire anche il mondo come irreale e simile a un sogno.

Alcuni pazienti hanno una menomazione minima; altri sviluppano menomazioni gravi o persino invalidità. Sebbene alcuni soggetti possano adattarsi al disturbo di depersonalizzazione o persino bloccarne gli effetti, altri sono in costante stato d’ansia per il proprio stato mentale, hanno paura di impazzire, oppure rimuginano sulle implicazioni delle proprie percezioni corporee distorte e sul senso di estraniazione da se stessi e dal mondo.

La diagnosi viene posta sulla base dei sintomi. Il medico deve escludere disturbi fisici, abuso di sostanze e altri disturbi dissociativi. È utile eseguire i test psicologici e le interviste specifiche.

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Prognosi e terapia

Una guarigione completa è possibile per molti pazienti, specialmente per quelli i cui sintomi si manifestano in occasione di fattori stressanti che possono essere affrontati nel trattamento. Altri pazienti non rispondono in modo soddisfacente al trattamento, ma possono migliorare gradualmente in modo spontaneo.

La sensazione di depersonalizzazione è spesso passeggera e recede spontaneamente. Il trattamento è giustificato solo se il disturbo è persistente, recidivante, oppure genera sofferenza. Diverse psicoterapie (p. es., la psicoterapia psicodinamica, la terapia cognitivo-comportamentale, l’ipnosi) sono efficaci per alcuni pazienti, ma nessun trattamento si è rivelato efficace per tutti. Gli ansiolitici e gli antidepressivi hanno giovato ad alcuni pazienti. È necessario curare anche gli altri disturbi psichiatrici, spesso associati o scatenati dalla depersonalizzazione. Il trattamento deve individuare tutti i fattori stressanti associati all’esordio del disturbo.

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