15. DISTURBI PSICHIATRICI

195. USO E DIPENDENZA DA SOSTANZE

DIPENDENZA DA AMFETAMINA

Dipendenza psicologica prodotta dalle amfetamine, che provocano elevazione dell’umore, aumento del tempo di veglia, della vigilanza, della concentrazione, delle prestazioni fisiche e una sensazione di benessere.

Sommario:

Introduzione
Sintomi e segni
Terapia

La sintesi e l’uso illecito di metamfetamina sono il principale tipo di abuso di amfetamine nel Nordamerica. L’amfetamina e la metamfetamina sono prescrivibili, ma è cessato l’uso un tempo diffuso dell’amfetamina per sopprimere l’appetito. La sua prescrivibilità per altre indicazioni (p. es., la narcolessia, il disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività) è limitata.

La metamfetamina fumabile ("ghiaccio") ha avuto molta pubblicità, sebbene il suo uso sia limitato alle Hawaii e, in grado minore, alla California; è il sale cloridrato a essere volatile, piuttosto che la sostanza base. Gli effetti sono intensi e persistono più a lungo del breve "sballo" da crack.

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Sintomi e segni

Gli effetti psicologici del consumo di amfetamina o metamfetamina sono simili a quelli prodotti dalla cocaina. Sebbene non si verifichi una sindrome di astinenza tipica, si manifestano alterazioni dell’EEG, che secondo alcuni soddisfano i criteri fisiologici per una dipendenza. La sospensione brusca di amfetamina può smascherare una depressione soggiacente o scatenare una reazione depressiva grave. In molte persone, la sospensione é seguita da 2 o 3 giorni di astenia intensa o sonnolenza e da depressione psichica. L’amfetamina induce una tolleranza che si sviluppa lentamente; l’aumento della dose può essere così progressivo, che alla fine possono essere ingerite o iniettate dosi svariate centinaia di volte maggiori di quella terapeutica originaria. La tolleranza ai vari effetti si sviluppa in maniera diversa, quindi la tachicardia e l’ipervigilanza possono diminuire, ma possono manifestarsi effetti psicotossici, come allucinazioni e deliri. Tuttavia, anche dosi massicce difficilmente sono fatali. Si ha notizia di consumatori cronici che hanno assunto fino a 15 mg di amfetamina EV in 24 h senza disturbi acuti visibili.

I consumatori di amfetamina sono soggetti a incidenti, poiché la sostanza produce eccitamento e megalomania seguiti da affaticamento eccessivo e sonnolenza. Se assunta per via endovenosa, l’amfetamina può condurre a un grave comportamento antisociale e può scatenare un episodio schizofrenico.

Alte dosi continuative di metamfetamina possono produrre reazioni d’ansia in cui il soggetto è angosciato, presenta tremori e é preoccupato dal suo benessere fisico; la psicosi da amfetamina, in cui il soggetto interpreta in modo erroneo le azioni degli altri, ha allucinazioni e diventa eccessivamente sospettoso; una sindrome da esaurimento, comprendente grande astenia e bisogno di sonno, dopo la fase di stimolazione; uno stato depressivo prolungato, durante il quale è possibile il suicidio.

La conseguenza pressoché inevitabile dell’uso prolungato di alte quantità EV è una psicosi paranoidea, che tuttavia può anche essere provocata da un alto dosaggio PO. Eccezionalmente, la psicosi viene scatenata da una singola dose elevata o da dosi moderate ripetute. Gli aspetti tipici di tale psicosi comprendono deliri di persecuzione, idee di riferimento e sentimenti di onnipotenza. I soggetti che usano dosaggi elevati EV normalmente accettano l’idea che prima o poi diverranno paranoici e spesso non passano all’atto. Tuttavia, con un uso molto intenso della sostanza o dopo svariate settimane di assunzione, tale consapevolezza può venire a mancare e il consumatore può reagire ai deliri. È frequente il miglioramento nella psicosi da amfetamina anche dopo un uso prolungato. Anche i consumatori totalmente disorganizzati e paranoici possono guarire lentamente ma in maniera completa. I sintomi più floridi scompaiono in pochi giorni o settimane, ma spesso persistono per alcuni mesi confusione, perdita di memoria e ideazione delirante.

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Terapia

Lo stato psicotico acuto agitato, con deliri paranoidi e allucinazioni visive e uditive, risponde in modo marcato alle fenotiazine; la clorpromazina in dosi di 25-50 mg IM fa regredire rapidamente questo stato, ma può produrre una grave ipotensione posturale. L’aloperidolo da 2,5 a 5 mg IM è efficace; provoca raramente ipotensione, ma può produrre una pericolosa reazione motoria acuta di tipo extrapiramidale. In genere la rassicurazione e un ambiente calmo e non minaccioso permettono al paziente di riprendersi. L’acidificazione delle urine con cloruro di ammonio in dosi di 500 mg PO q 4 h favorisce l’escrezione dell’amfetamina.

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