15. DISTURBI PSICHIATRICI

195. USO E DIPENDENZA DA SOSTANZE

DIPENDENZA DA ALLUCINOGENI

Sommario:

Introduzione
Sintomi e segni
Terapia

Gli allucinogeni comprendono la dietilamide dell’acido lisergico (LSD), la psilocibina, la mescalina, la 2,5-dimetossi-4-metilamfetamina, la 3,4-metilendiossimetamfetamina (MDMA) e altri derivati simil-anfetaminici di sostituzione. Il termine "allucinogeno" è ancora in uso, sebbene l’assunzione di tali farmaci possa anche non produrre allucinazioni. Termini alternativi come sostanze "psichedeliche" o "psicotomimetiche" sono ancora meno adatti.

In Olanda, Gran Bretagna e Nordamerica si è diffuso l’uso di MDMA per ballare ("rave"). Possono essere consumati da 100 a 200 mg della sostanza da strada, ballando per ore su musica accompagnata da effetti di luce e altri effetti speciali. La MDMA ha effetti stimolanti di tipo amfetaminico accompagnati da una sindrome psichedelica che provoca sicurezza di sé, empatia ed euforia. In Europa, l’uso di MDMA ha provocato alcuni decessi, molto probabilmente dovuti a grave disidratazione accompagnata da coagulazione vasale disseminata, mioglobinuria e insufficienza renale. I sostenitori della riduzione del danno raccomandano di mettere a disposizione l’acqua nei "rave", e di predisporre stanze refrigerate di "smaltimento". Tali decessi non sono stati riscontrati in Nordamerica; la MDMA europea può essere più tossica perché contiene altre sostanze affini alla MDMA, ma questa spiegazione ha basi ipotetiche.

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Sintomi e segni

Gli allucinogeni inducono uno stato di eccitamento del SNC e un’iperattività autonomica centrale, che si manifesta con alterazioni percettive e dell’umore (in genere euforia, talvolta depressione). Le allucinazioni vere e proprie sono apparentemente rare. La dipendenza psichica dagli allucinogeni é molto variabile ma di solito non é intensa e, qualora tali sostanze vengano sospese improvvisamente, non può essere rilevata alcuna evidenza di dipendenza fisica. Per l’LSD si sviluppa un alto grado di tolleranza che scompare rapidamente. Coloro che utilizzano tali sostanze, con tolleranza per ognuna di esse, mostrano una tolleranza crociata alle altre. I principali rischi di queste sostanze sono gli effetti psichici e la compromissione della capacità di giudizio, che può condurre a decisioni pericolose o a incidenti.

Le reazioni agli allucinogeni dipendono da numerosi fattori, tra cui le aspettative del consumatore, la sua abilità nell’affrontare le distorsioni percettive e il contesto di assunzione. Le reazioni avverse (crisi d’ansia, apprensività estrema, stati di panico) all’LSD sono rare. Per lo più, queste reazioni regrediscono rapidamente con un trattamento adeguato in un ambiente sicuro. Tuttavia, alcuni soggetti (soprattutto dopo aver usato LSD) continuano ad avere disturbi e possono manifestare uno stato psicotico persistente. Non è chiaro se l’uso della droga sia in grado di accelerare o di rendere palese un potenziale psicotico preesistente, o se possa produrre tale condizione in un soggetto precedentemente stabile dal punto di vista psichico.

Alcuni soggetti, soprattutto i consumatori cronici o abituali di allucinogeni (particolarmente di LSD), possono manifestare gli effetti evidenti di tali sostanze anche dopo averne interrotto l’uso. Questi episodi (flashback) sono costituiti per lo più da illusioni visive, ma possono includere distorsioni sensoriali di ogni tipo (anche dell’immagine di sé o delle percezioni del tempo e dello spazio) e allucinazioni. Possono essere scatenati dall’assunzione di marijuana, alcol o barbiturici, dallo stress o dalla fatica, oppure possono avvenire senza ragioni apparenti. I meccanismi dei flashbak sono sconosciuti. Tendono a regredire in 6-12 mesi.

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Terapia

Generalmente, in caso di reazione negativa da allucinogeni, è sufficiente rassicurare il paziente che i pensieri strani, le visioni e le allucinazioni uditive sono dovute alla droga e non a un esaurimento nervoso. Le fenotiazine devono essere usate con estrema cautela a causa del pericolo di ipotensione, particolarmente nel caso di ingestione di fenciclidina (v. oltre). Gli ansiolitici come il clordiazepossido o il diazepam possono contribuire a ridurre l’ansia terrificante.

Anche per i forti consumatori di allucinogeni, lo svezzamento dalla droga di solito si ottiene facilmente; alcuni di essi possono necessitare di un trattamento psichiatrico per problemi associati. Può essere di beneficio una relazione d’aiuto con un medico, con contatti frequenti.

Gli stati psicotici persistenti o gli altri disturbi psichici richiedono un trattamento psichiatrico adeguato. I flashback transitori e non eccessivamente disturbanti per il paziente non richiedono un trattamento particolare. Tuttavia, quelli associati ad ansia e depressione possono richiedere una terapia simile a quella delle reazioni avverse acute.

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