16. MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE 198. TECNICHE DIAGNOSTICHE CARDIOVASCOLARITECNICHE DIAGNOSTICHE NON INVASIVE TECNICHE RADIOGRAFICHE CONVENZIONALI La classica radiografia del torace in proiezione frontale e laterale serve a valutare le dimensioni cardiache, la forma del cuore, le diverse camere cardiache e i campi polmonari, soprattutto per quanto riguarda la loro vascolarizzazione. Le dimensioni cardiache sono spesso inequivocabilmente normali nonostante una grave cardiopatia, soprattutto nel caso della malattia coronarica e delle patologie che comportano un aumento del postcarico (p. es., stenosi aortica). Per questo, misurare le dimensioni del cuore è utile soprattutto per studi statistici o per seguire un paziente nel tempo. Rispetto alle dimensioni del torace, il cuore è più grande nei bambini e nei ragazzi giovani che negli adulti. Anomalie della forma del cuore possono essere di difficile interpretazione. Tumori mediastinici e tumori o altre patologie del pericardio possono essere occasionalmente confusi con dilatazioni patologiche delle camere cardiache. Le dimensioni endocavitarie sono difficili da valutare alla rx del torace, poiché le camere si sovrappongono e sono coperte da altre strutture (p. es., il pericardio, il grasso mediastinico e il diaframma). I segni convenzionali di ingrandimento di una singola camera sono spesso difficili da applicare nella pratica clinica e talvolta sono causa d’errore. Malgrado questi limiti, può valere la pena eseguire una valutazione delle dimensioni endocavitarie. Il profilo dei grossi vasi e le variazioni della distribuzione della vascolarizzazione dei campi polmonari hanno un’importanza estrema nella valutazione della funzione cardiaca (v. Fig. 198-1). Nella diagnostica cardiaca, l’osservazione dei campi polmonari è spesso più utile di quella del cuore.
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