16. MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE

198. TECNICHE DIAGNOSTICHE CARDIOVASCOLARI

TECNICHE DIAGNOSTICHE NON INVASIVE

ECOCARDIOGRAFIA

L’ecocardiografia è una tecnica a ultrasuoni per la diagnosi delle malattie cardiovascolari (v. Tab. 198-2). Comprende: M-mode, bidimensionale, Doppler spettrale, color-Doppler, ecocardiografia con mezzo di contrasto e da stress.

L’esame ecocardiografico viene solitamente eseguito con un trasduttore sulla parete toracica, lungo i margini destro e sinistro dello sterno, all’apice cardiaco, nella fossetta soprasternale o nella regione sottocostale. Nell’ecocardiografia transesofagea, tuttavia, il trasduttore è situato alla estremità di un endoscopio e il cuore viene visualizzato attraverso l’esofago. Trasduttori ancora più piccoli possono essere posizionati su cateteri intravascolari, consentendo la valutazione dell’anatomia e del flusso ematico all’interno dei vasi.

L’ecocardiografia M-mode si esegue dirigendo un fascio ultrasonoro collimato ed emesso in maniera pulsata verso una parte del cuore. La Fig. 198-2 mostra un ecocardiogramma M-mode in cui il fascio di ultrasuoni viene spostato gradualmente dall’apice del cuore (posizione 1) verso la base (posizione 4). A mano a mano che il fascio passa attraverso il cuore, si possono vedere i ventricoli destro e sinistro, le valvole mitralica e aortica, l’aorta e l’atrio sinistro. Cambiamenti di direzione del fascio di ultrasuoni consentono di registrare echi provenienti dalle valvole tricuspide e polmonare.

L’ecocardiografia 2-D (o a sezione traversa) è divenuta la tecnica ecocardiografica più comunemente usata. Essa utilizza l’emissione pulsata di ultrasuoni e la loro riflessione per fornire immagini cardiache spazialmente corrette in tempo reale; tali immagini vengono registrate su videocassetta, ottenendo un effetto simile alla cineangiografia. Nella Fig. 198-3 vengono mostrate quattro proiezioni ecocardiografiche 2D comunemente usate. L’ecocardiografia bidimensionale può fornire molteplici tagli tomografici del cuore e dei grossi vasi.

L’ecocardiografia Doppler spettrale utilizza gli ultrasuoni per rilevare la velocità, la direzione e il tipo di flusso nel sistema cardiovascolare. Il segnale Doppler spettrale può essere registrato su carta o in video. La Fig. 198-4 mostra la registrazione del flusso transmitralico ottenuta mediante ecocardiografia Doppler spettrale e 2D. L’ecocardiografia color-Doppler è essenzialmente un Doppler 2D in cui il flusso è codificato a colori per indicarne la direzione (il rosso indica il flusso che si avvicina alla sonda; il blu indica il flusso in allontanamento).

L’ecocardiografia con mezzo di contrasto consiste in un esame ecocardiografico M-mode o 2-DE durante il quale si inietta mezzo di contrasto nel sistema cardiovascolare. Quasi tutti i mezzi di contrasto liquidi, se iniettati rapidamente nel torrente circolatorio, si trasformano in una sospensione di microbolle che produce una nube di echi all’interno delle camere cardiache. Le microbolle abitualmente non attraversano il letto capillare; tuttavia, è attualmente in commercio un agente in grado di farlo (Albunex) e altri ancora sono in via di sviluppo.

L’ecocardiografia da stress viene eseguita durante o dopo stress fisico o farmacologico.

-indietro- -ricerca- -indice sezione- -indice generale- -indice tabelle- -indice figure- -help-

Copyright © 2002 Merck Sharp & Dohme Italia S.p.A. Via G. Fabbroni, 6 - 00191 Roma - Tutti i diritti riservati.

Informativa sulla privacy