16. MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE

212. MALATTIE VASCOLARI PERIFERICHE

Patologie che coinvolgono le arterie, le vene e i vasi linfatici degli arti.

ERITROMELALGIA

Rara sindrome da vasodilatazione parossistica caratterizzata da dolore urente, aumento della temperatura cutanea e arrossamento dei piedi e, più raramente, delle mani.

La causa dell’eritromelalgia primaria è sconosciuta. L’eritromelalgia secondaria si può verificare in pazienti con patologie mieloproliferative, ipertensione arteriosa, insufficienza venosa, diabete mellito, LES, AR, lichen scleroso e atrofico, gotta, malattie del midollo spinale o sclerosi multipla.

Tale condizione è caratterizzata dalla comparsa di attacchi di dolore urente, calore e arrossamento a livello dei piedi o delle mani. Nella maggior parte dei pazienti, l’episodio è scatenato da temperature ambientali comprese tra 29 e 32°C. Non si associano modificazioni trofiche. I sintomi possono restare lievi per anni o possono diventare tanto gravi da causare una totale inabilità.

La diagnosi di eritromelalgia si basa sull’associazione tra l’aumento della temperatura cutanea e i sintomi. Le forme secondarie vanno differenziate dalla rara eritromelalgia primitiva, perché la correzione della malattia di base può portare alla regressione dei sintomi. La diagnosi differenziale comprende le distrofie riflesse post-traumatiche, la sindrome spalla-mano, la "causalgia" (sindrome di dolore regionale che si sviluppa dopo un danno a un nervo periferico, ndt), la malattia di Fabry e la cellulite batterica. Siccome l’eritromelalgia può precedere una malattia mieloproliferativa (anche di diversi anni), può essere indicata l’esecuzione di frequenti emocromi, per permettere diagnosi e trattamento precoci di quest’ultima.

Si può impedire o interrompere l’attacco con il riposo a letto, il sollevamento degli arti e l’applicazione di garze fredde. La terapia non è sempre efficace. Nell’eritromelalgia primaria, l’aspirina (650 mg 1-4 volte/die) può produrre una rapida e prolungata remissione dei sintomi. È solitamente utile evitare i fattori che causano vasodilatazione, mentre un effetto benefico può essere prodotto dai vasocostrittori (p. es., efedrina 25 mg PO, propranololo 10-40 mg PO qid, metisergide 1 mg PO q 4 h). Nell’eritromelalgia secondaria, va trattata la patologia di base.

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