17. DISORDINI GENITOURINARI

215. INCONTINENZA URINARIA

Perdita involontaria di urina.

INCONTINENZA TRANSITORIA

L’incontinenza transitoria non è comune tra le persone più giovani ma lo è tra gli anziani, in cui deve sempre essere presa in considerazione. Richiede la diagnosi e il trattamento solo della causa sottostante. L’incontinenza transitoria non trattata può divenire persistente ma non deve essere considerata cronica semplicemente perché è presente da lungo tempo.

L’IVU sintomatica è una causa di incontinenza transitoria, soprattutto nelle giovani donne, se disuria e urgenza minzionale sono così gravi da non riuscire a raggiungere il bagno prima di urinare. Le donne sessualmente attive con disuria persistente, nonostante la negatività dell’esame chimico delle urine e un’adeguata terapia estrogenica, possono avere un IVU dovuta a Chlamydia trachomatis e devono essere testate o trattate con doxiciclina. L’IVU asintomatica, che è molto più frequente nelle persone anziane, di solito non provoca incontinenza.

Uretriti atrofiche e vaginiti in donne in post-menopausa spesso causano una sintomatologia a carico del tratto inferiore della via urinaria. L’uretrite atrofica provoca un assottigliamento dell’epitelio e della sottomucosa dello strato interno uretrale, che può provocare irritazione locale e perdita della tenuta della mucosa. L’incontinenza associata a uretrite atrofica è caratterizzata di solito da urgenza minzionale e, talvolta, da un senso di disuria urente. La terapia si basa sugli estrogeni con o senza progestinici (v. Cap. 238).

Nelle persone anziane, l’assunzione di alcol e l’uso di sostanze medicinali (v. Tab. 215-1) sono le principali cause di incontinenza transitoria.

Le malattie psichiatriche che causano incontinenza non sono state ben studiate ma probabilmente sono meno comuni nelle persone anziane che in quelle più giovani. L’intervento iniziale è diretto verso il disturbo psichiatrico, di solito depressione o nevrosi di lunga data. In un paziente con delirio, l’incontinenza si riduce una volta che la causa sottostante del delirio sia stata identificata e curata.

Una diuresi eccessiva è causata dall’assunzione di grandi quantità di liquidi, dall’uso di diuretici (inclusi caffeina e alcol) e d’alterazioni metaboliche (p. es., iperglicemia, ipercalcemia). L’incontinenza notturna può essere causata o peggiorata da patologie associate con un’eccessiva diuresi notturna, come scompenso cardiaco, insufficienza venosa periferica, ipoalbuminemia ed edema periferico da farmaci.

Una ridotta mobilità può impedire al paziente di raggiungere il bagno; questa può essere il risultato di una limitazione fisica, di una restrizione (p. es., paziente allettato o su una sedia) o di fattori più subdoli ma correggibili (p. es., ipotensione ortostatica o postprandiale, lesioni dei piedi, scarpe scomode, diminuzione del visus, paura di cadere). Se la mobilità non si può aumentare, un pitale o una comoda a fianco del letto possono migliorare o risolvere l’incontinenza.

Il fecaloma causa incontinenza urinaria, soprattutto nei pazienti anziani. Il meccanismo può coinvolgere la stimolazione dei recettori per gli oppiodi o disturbi meccanici vescicali o uretrali. I pazienti con fecaloma solitamente presentano sintomi di urgenza minzionale o incontinenza da rigurgito (iscuria paradossa), tipicamente associata a incontinenza fecale. La rimozione del fecaloma ristabilisce la continenza.

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