17. DISORDINI GENITOURINARI
225. MALATTIA TUBULO-INTERSTIZIALE
NEFRITE TUBULO-INTERSTIZIALE CRONICA
NEFRITE TUBULO-INTERSTIZIALE DA FARMACI
La nefropatia da analgesici è preponderante nelle donne (picco di incidenza è tra i 50 e i 55 anni) e, negli USA, è associata a circa il 3-5% dei casi di insufficienza renale terminale dovuta a nefrite tubulo-interstiziale cronica. La causa probabile è l’abituale utilizzazione di composti analgesici (p. es., acetaminofene e aspirina), forse mediante l’ossidazione dell’acetaminofene con formazione di radicali liberi nella midollare con un danno della risposta antiossidante. I sintomi di solito si sviluppano soltanto dopo che è stata assunta una dose cumulativa di analgesico di 2-3 kg. Dolore lombare ed ematuria si verificano ma vengono spesso trascurati per la presenza di disturbi quali cefalea, malessere, calo ponderale e dispepsia. Sono frequenti ipertensione, lieve proteinuria e capacità di concentrazione urinaria danneggiata. Una proteinuria nefrosica indica una glomerulosclerosi focale, che può essere associata a nefropatia da analgesici.
La diagnosi precoce è difficile; la TC è superiore all’urografia e all’ecografia. I principali reperti sono un diminuito volume renale e contorni irregolari. La presenza di calcificazioni papillari ha una sensibilità del 92% e una specificità del 100% per la diagnosi precoce. I FANS possono indurre necrosi papillare. I pazienti hanno un’aumentata incidenza di neoplasie uroepiteliali.
La ciclosporina e il tacrolimus (immunosoppressori utilizzati nei trapianti e nella terapia di alcune malattia autoiimuni) sono associate a una particolare forma di nefrite tubulo-interstiziale cronica che consiste in fibrosi a strisce che coinvolge i raggi midollari in combinazione con obliterazione e sclerosi delle arteriole afferenti. I farmaci antineoplastici (p. es., cisplatino, nitrosouree, raramente, carbonplatino) possono causare anche una malattia dose-dipendente.
La terapia con litio comunemente provoca una forma lieve di diabete insipido nefrogeno, mentre una nefrite tubulo-interstiziale cronica progressiva è rara in assenza di concentrazioni sieriche tossiche.
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