17. DISORDINI GENITOURINARI

233. NEOPLASIE GENITOURINARIE

(v. anche Cap. 142.)

NEOPLASIA DELLA PELVI RENALE E DELL’URETERE

I tumori della pelvi renale e dell’uretere sono istologicamente simili (cioè di solito a cellule transizionali, talvolta a cellule squamose). L’ematuria è il segno principale e il dolore di tipo colico può accompagnare l’ostruzione. La diagnosi si stabilisce trovando un difetto di riempimento all’urografia o alla pielografia retrograda. La TC può essere d’aiuto nel differenziare un calcolo radiotrasparente da un tumore o da un coagulo e può aiutare nella stadiazione. La citologia urinaria può essere diagnostica. L’ureteroscopia e la nefroscopia possono essere d’aiuto nella valutazioni dei tumori più piccoli o a basso grado.

Per i tumori operabili localizzati, la prognosi è buona. Sono indicate cistoscopie periodiche di follow-up, in quanto i tumori tendono a recidivare nella vescica e, se individuati in uno stadio precoce, possono essere trattati con folgorazione, resezione transuretrale o con lavaggi vescicali con vari farmaci.

Il trattamento è di solito rappresentato da nefroureterectomia radicale, incluso un lembo di vescica. Talvolta è indicata ureterectomia parziale (p. es., neoplasie dell’uretere distale, diminuita funzionalità renale, monorene).

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