17. DISORDINI GENITOURINARI

233. NEOPLASIE GENITOURINARIE

(v. anche Cap. 142.)

NEOPLASIA DEL PENE

Il carcinoma del pene di solito si verifica in maschi non circoncisi che praticano una scarsa igiene locale. L’Human papillomavirus, in particolare i tipi 16 e 18, può svolgere un ruolo in alcuni casi. Lesioni precancerose con differenti presentazioni cliniche sono state descritte, vale a dire, l’eritroplasia di Queyrat, il morbo di Bowen e papulosi bowenoide. L’eritroplasia di Queyrat e il morbo di Bowen evolvono verso carcinoma squamoso invasivo nel 5-10% dei pazienti, ma ciò non è stato riportato nella papulosi bowenoide. Queste tre lesioni sono dal punto di vista istologico praticamente le stesse e possono essere più adatti i termini neoplasia intraepiteliale o carcinoma in situ.

La maggior parte dei carcinomi squamosi origina nel glande, nel solco coronale o al di sotto del prepuzio. Sono fungiformi ed esofitici o ulcerati e infiltranti. Questi ultimi metastatizzano più comunemente dei primi, di solito ai linfonodi inguinofemorali superficiali e profondi e pelvici.

La circoncisione o la rimozione con laser possono essere efficaci per le lesioni iniziali, ma la penectomia totale, spesso con linfoadenectomia ileoinguinale, è necessaria per le lesioni più grandi. La penectomia parziale è appropriata se il tumore può essere escisso completamente con margini adeguati, lasciando un moncone penieno che permetta una minzione soddisfacente; questi pazienti possono avere le funzioni sessuali. Il ruolo della radioterapia è controverso. La chemioterapia per la malattia in fase avanzata ha avuto un successo limitato.

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