L’aumento di volume delle mammelle maschili è normale durante la pubertà ed è solitamente transitorio. Cambiamenti simili si possono verificare nell’età senile. La ginecomastia, in entrambi i sessi, può essere causata da diverse malattie (specialmente del fegato), da trattamenti farmacologici (p. es., con estrogeni, reserpina, digitale, isoniazide, spironolattone, calcioantagonisti, chetoconazolo, teofillina, cimetidina, metronidazolo, metadone, farmaci antineoplastici), dall’uso della marijuana e, meno frequentemente, da malattie endocrine. L’ecografia dei testicoli può identificare la presenza di tumori testicolari estrogeno-secernenti, mentre la TC o la RMN dell’addome possono mettere in evidenza dei tumori surrenalici.
La ginecomastia può essere unilaterale o bilaterale. La maggior parte dell’aumento di volume è dovuta alla proliferazione dello stroma e non dei dotti. Il paziente può avvertire una certa dolorabilità, che è di solito, associata a cause benigne. Nella maggior parte dei casi non è necessario alcun trattamento specifico, dal momento che la ginecomastia si riduce o scompare dopo la sospensione del farmaco o dopo il trattamento della patologia di base. Le terapie ormonali non sono state riconosciute efficaci. L’asportazione chirurgica del tessuto mammario in eccesso (p. es., la sola liposuzione o con la chirurgia plastica) è, a volte, il solo trattamento efficace.